Il Garante privacy sanziona il trattamento illecito dei dati dei rider

Fino ad agosto 2023 i lavoratori sono stati geolocalizzati anche fuori dall’orario di servizio (Garante per la protezione dei dati personali, comunicato 22 novembre 2024).

Il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato una società del settore del trasporto di cibo a domicilio per 5 milioni di euro a causa del trattamento illecito dei dati personali di oltre 35.000 rider attraverso la piattaforma digitale. L’Autorità ha inoltre impartito specifiche prescrizioni e ha vietato l’ulteriore trattamento dei dati biometrici (riconoscimento facciale) utilizzati per la verifica dell’identità.

Dalla complessa istruttoria – avviata d’ufficio a seguito delle notizie di stampa relative alla disattivazione dell’account di un rider morto in un incidente stradale nel 2022 durante una consegna e dalla segnalazione di un gruppo di esperti informatici – sono emerse numerose e gravi violazioni del Regolamento (GDPR), nonostante la società fosse già stata sanzionata dal Garante nel 2021.

L’Autorità, anche a seguito delle ispezioni effettuate con il Nucleo speciale della Guardia di finanza ha accertato che la piattaforma utilizzata dalla società, quando disattiva o blocca l’account, invia automaticamente un unico messaggio standard, che però non informa della possibilità di contestare la decisione e chiedere il ripristino dell’account.

Attraverso l’accesso diretto ai sistemi, il Garante ha poi verificato che la società effettua anche altri trattamenti automatizzati dei dati dei rider, ad esempio, attraverso il cosiddetto sistema di eccellenza (punteggio che consente di prenotare con priorità il turno di lavoro) e il sistema di assegnazione degli ordini all’interno del turno. Tutto ciò senza aver adottato le misure previste dal GDPR per l’utilizzo di sistemi automatizzati, in particolare il diritto dei rider di ottenere l’intervento umano, di esprimere la propria opinione e contestare la decisione assunta attraverso il sistema.

Dagli accertamenti è anche emerso che l’azienda in questione, senza informare gli interessati, invia i dati personali dei rider, compresa la posizione geografica, a società terze. I dati sulla geolocalizzazione, in particolare, sono inviati anche quando il rider non lavora, l’app è in background e, fino ad agosto 2023, anche quando l’app non era attiva.

La società dovrà, in particolare, riformulare i messaggi inviati ai rider in caso di disattivazione o blocco dell’account e assicurare che le decisioni adottate dall’algoritmo siano verificate da operatori adeguatamente formati. Inoltre, dovrà attivare sul dispositivo dei rider una icona che indichi che il Gps è attivo e disattivarlo quando l’app è in background.

L’azienda, infine, dovrà adottare misure appropriate per evitare usi impropri e discriminatori dei meccanismi reputazionali basati sui feedback dei clienti e adempiere a quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori in materia di controlli a distanza.

Peraltro, l’adozione del provvedimento del Garante coincide con la pubblicazione sulla GUCE (l’11/11/2024) della Direttiva UE 2024/2831, relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro mediante piattaforme digitali.

Fino ad agosto 2023 i lavoratori sono stati geolocalizzati anche fuori dall’orario di servizio (Garante per la protezione dei dati personali, comunicato 22 novembre 2024).

Il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato una società del settore del trasporto di cibo a domicilio per 5 milioni di euro a causa del trattamento illecito dei dati personali di oltre 35.000 rider attraverso la piattaforma digitale. L’Autorità ha inoltre impartito specifiche prescrizioni e ha vietato l’ulteriore trattamento dei dati biometrici (riconoscimento facciale) utilizzati per la verifica dell’identità.

Dalla complessa istruttoria - avviata d’ufficio a seguito delle notizie di stampa relative alla disattivazione dell’account di un rider morto in un incidente stradale nel 2022 durante una consegna e dalla segnalazione di un gruppo di esperti informatici - sono emerse numerose e gravi violazioni del Regolamento (GDPR), nonostante la società fosse già stata sanzionata dal Garante nel 2021.

L’Autorità, anche a seguito delle ispezioni effettuate con il Nucleo speciale della Guardia di finanza ha accertato che la piattaforma utilizzata dalla società, quando disattiva o blocca l’account, invia automaticamente un unico messaggio standard, che però non informa della possibilità di contestare la decisione e chiedere il ripristino dell’account.

Attraverso l’accesso diretto ai sistemi, il Garante ha poi verificato che la società effettua anche altri trattamenti automatizzati dei dati dei rider, ad esempio, attraverso il cosiddetto sistema di eccellenza (punteggio che consente di prenotare con priorità il turno di lavoro) e il sistema di assegnazione degli ordini all’interno del turno. Tutto ciò senza aver adottato le misure previste dal GDPR per l’utilizzo di sistemi automatizzati, in particolare il diritto dei rider di ottenere l’intervento umano, di esprimere la propria opinione e contestare la decisione assunta attraverso il sistema.

Dagli accertamenti è anche emerso che l'azienda in questione, senza informare gli interessati, invia i dati personali dei rider, compresa la posizione geografica, a società terze. I dati sulla geolocalizzazione, in particolare, sono inviati anche quando il rider non lavora, l’app è in background e, fino ad agosto 2023, anche quando l’app non era attiva.

La società dovrà, in particolare, riformulare i messaggi inviati ai rider in caso di disattivazione o blocco dell’account e assicurare che le decisioni adottate dall’algoritmo siano verificate da operatori adeguatamente formati. Inoltre, dovrà attivare sul dispositivo dei rider una icona che indichi che il Gps è attivo e disattivarlo quando l’app è in background.

L'azienda, infine, dovrà adottare misure appropriate per evitare usi impropri e discriminatori dei meccanismi reputazionali basati sui feedback dei clienti e adempiere a quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori in materia di controlli a distanza.

Peraltro, l'adozione del provvedimento del Garante coincide con la pubblicazione sulla GUCE (l’11/11/2024) della Direttiva UE 2024/2831, relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro mediante piattaforme digitali.

CCNL Gas: presentata la piattaforma per il rinnovo contrattuale

All’interno della piattaforma sono state indicate le novità economiche e normative da implementare

Le OO.SS. Filctem-Cgil, Femca-Cgil e Uiltec-Uil hanno presentato la piattaforma di rinnovo contrattuale del CCNL Gas/Acqua per il triennio 2025-2027. Nel corso dell’incontro, è stata fatta una panoramica sulla situazione del settore gas e acqua in Italia e le Sigle ne hanno approfittato per ribadire che bisogna proseguire nel solco tracciato dai precedenti rinnovi, portando avanti il discorso della doppia articolazione contrattuale: contratto nazionale e integrativo aziendale. Tra le novità si segnala il miglioramento e la modifica dell’attuale sistema classificatorio. Dal punto di vista della riformulazione dell’orario di lavoro, occorre ammortizzare a 38 ore settimanali e recuperare quel differenziale introdotto nel 2002. È necessario rivedere gli istituti della trasferta e dei trasferimenti; introdurre modifiche anche in tema di salute, sicurezza e ambiente.
Per quel che concerne la reperibilità, vanno inserite le giornate di riposo aggiuntivo retribuito al superamento della suddetta soglia mediante verifiche trimestrali. Inoltre, va aumentata l’indennità per le prestazioni svolte da remoto e vanno concessi riposi compensativi per le attività svolte e per quelle tra le zero e le sei ore. Riconoscimento anche dell’indennità di turno per le prestazioni rese nei giorni di riposo settimanale che coincidono con un giorno festivo superando lo scambio di lettere avvenuto il 22 maggio 2017. Per quanto concerne la tematica relativa all’occupazione e al mercato del lavoro, deve essere data priorità all’assunzione, in particolar modo a quella giovanile. Inoltre, i livelli occupazionali devono essere incrementati in ragione dello sviluppo delle attività, della modifica e dell’implementazione dei modelli organizzativi. La formazione deve essere continua e mirata, con particolare attenzione ai dipendenti che rientrano dai periodi di congedo parentale oltre per il lavoro di cura per i familiari. 
All’interno della piattaforma si conferma la durata triennale della vigenza contrattuale e la sua decorrenza che ha validità dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027. Avviato il percorso assembleare che terminerà il 15 gennaio con la definizione della piattaforma rivendicativa del rinnovo. 

All'interno della piattaforma sono state indicate le novità economiche e normative da implementare

Le OO.SS. Filctem-Cgil, Femca-Cgil e Uiltec-Uil hanno presentato la piattaforma di rinnovo contrattuale del CCNL Gas/Acqua per il triennio 2025-2027. Nel corso dell'incontro, è stata fatta una panoramica sulla situazione del settore gas e acqua in Italia e le Sigle ne hanno approfittato per ribadire che bisogna proseguire nel solco tracciato dai precedenti rinnovi, portando avanti il discorso della doppia articolazione contrattuale: contratto nazionale e integrativo aziendale. Tra le novità si segnala il miglioramento e la modifica dell'attuale sistema classificatorio. Dal punto di vista della riformulazione dell'orario di lavoro, occorre ammortizzare a 38 ore settimanali e recuperare quel differenziale introdotto nel 2002. È necessario rivedere gli istituti della trasferta e dei trasferimenti; introdurre modifiche anche in tema di salute, sicurezza e ambiente.
Per quel che concerne la reperibilità, vanno inserite le giornate di riposo aggiuntivo retribuito al superamento della suddetta soglia mediante verifiche trimestrali. Inoltre, va aumentata l'indennità per le prestazioni svolte da remoto e vanno concessi riposi compensativi per le attività svolte e per quelle tra le zero e le sei ore. Riconoscimento anche dell'indennità di turno per le prestazioni rese nei giorni di riposo settimanale che coincidono con un giorno festivo superando lo scambio di lettere avvenuto il 22 maggio 2017. Per quanto concerne la tematica relativa all'occupazione e al mercato del lavoro, deve essere data priorità all'assunzione, in particolar modo a quella giovanile. Inoltre, i livelli occupazionali devono essere incrementati in ragione dello sviluppo delle attività, della modifica e dell'implementazione dei modelli organizzativi. La formazione deve essere continua e mirata, con particolare attenzione ai dipendenti che rientrano dai periodi di congedo parentale oltre per il lavoro di cura per i familiari. 
All'interno della piattaforma si conferma la durata triennale della vigenza contrattuale e la sua decorrenza che ha validità dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027. Avviato il percorso assembleare che terminerà il 15 gennaio con la definizione della piattaforma rivendicativa del rinnovo. 

CIRL Sistemazione Idraulico Forestale Veneto: rinnovato il contratto per i dipendenti del settore

Previsto un incremento del salario integrativo regionale di 40,00 euro 

La scorsa settimana, presso gli uffici della Regione del Veneto, è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo regionale di lavoro (CIRL) per gli Addetti alle sistemazioni idraulico-forestali del Veneto per il periodo 2024-2027. Il settore occupa complessivamente circa 600 addetti tra operai ed impiegati. 
Sul fronte economico il Salario Integrativo Regionale è stato incrementato di 40,00 euro (+15.6%) a regime al livello dell’operaio qualificato, da riparametrare per tutti gli altri livelli professionali. Al fine di riconoscere dal punto di vista economico le maggiori professionalità espresse dagli addetti del comparto, viene elevata dai 35,00 euro attuali ai 70,00 euro l’indennità di alta professionalità. 
Le OO.SS., nell’esprimere soddisfazione per l’accordo raggiunto, hanno comunicato altresì la sottoscrizione del Testo Unico contrattuale, frutto della storia del lavoro sindacale degli ultimi anni. La parola ora passa ai lavoratori e alle lavoratrici che, nel corso delle assemblee sui luoghi di lavoro, esprimeranno il proprio parere sull’accordo. 

Previsto un incremento del salario integrativo regionale di 40,00 euro 

La scorsa settimana, presso gli uffici della Regione del Veneto, è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo regionale di lavoro (CIRL) per gli Addetti alle sistemazioni idraulico-forestali del Veneto per il periodo 2024-2027. Il settore occupa complessivamente circa 600 addetti tra operai ed impiegati. 
Sul fronte economico il Salario Integrativo Regionale è stato incrementato di 40,00 euro (+15.6%) a regime al livello dell’operaio qualificato, da riparametrare per tutti gli altri livelli professionali. Al fine di riconoscere dal punto di vista economico le maggiori professionalità espresse dagli addetti del comparto, viene elevata dai 35,00 euro attuali ai 70,00 euro l’indennità di alta professionalità. 
Le OO.SS., nell'esprimere soddisfazione per l'accordo raggiunto, hanno comunicato altresì la sottoscrizione del Testo Unico contrattuale, frutto della storia del lavoro sindacale degli ultimi anni. La parola ora passa ai lavoratori e alle lavoratrici che, nel corso delle assemblee sui luoghi di lavoro, esprimeranno il proprio parere sull'accordo. 

SIISL, per i disoccupati c’è l’iscrizione d’ufficio

Dal 24 novembre la presentazione di domanda di NASpI e DIS-COLL porterà di conseguenza l’adesione alla piattaforma informatica (D.M. 21 novembre 2024 n. 174).

Pubblicato nella sezione Pubblicità legale del sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali il D.M. 21 novembre n. 174/2024 che ha fissato al 24 novembre 2024 la data da cui la domanda di NASpI e DIS-COLL (una volta accolta e in pagamento) porterà all’iscrizione d’ufficio alla piattaforma SIISL, con l’obiettivo di promuovere la riqualificazione professionale dei beneficiari dell’indennità e facilitare un loro più efficace reinserimento nel mercato del lavoro.

In sostanza il provvedimento attua gli articoli 25 e 26 del Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024).

Inoltre, dal 18 dicembre 2024, la piattaforma del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, gestita dall’INPS, sarà aperta a tutti i cittadini italiani e stranieri che volontariamente potranno caricare il proprio curriculum vitae e manifestare interesse a svolgere un’attività lavorativa o formativa.

Il D.M. n. 174/2024 indica anche le modalità e le condizioni attraverso cui i datori di lavoro possono pubblicare su SIISL le proprie ricerche di personale, come le posizioni vacanti pubblicate dai datori di lavoro su altre piattaforme pubbliche nazionali e internazionali saranno inserite nel sistema, nonché i limiti e le garanzie nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per indirizzare gli utenti verso opportunità formative e lavorative nel pieno rispetto dei dati personali secondo la normativa GDPR.

Il decreto ministeriale in questione è stato trasmesso alla Corte dei conti e all’Ufficio Centrale di Bilancio per i controlli di competenza.

 

Dal 24 novembre la presentazione di domanda di NASpI e DIS-COLL porterà di conseguenza l'adesione alla piattaforma informatica (D.M. 21 novembre 2024 n. 174).

Pubblicato nella sezione Pubblicità legale del sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali il D.M. 21 novembre n. 174/2024 che ha fissato al 24 novembre 2024 la data da cui la domanda di NASpI e DIS-COLL (una volta accolta e in pagamento) porterà all'iscrizione d'ufficio alla piattaforma SIISL, con l'obiettivo di promuovere la riqualificazione professionale dei beneficiari dell'indennità e facilitare un loro più efficace reinserimento nel mercato del lavoro.

In sostanza il provvedimento attua gli articoli 25 e 26 del Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024).

Inoltre, dal 18 dicembre 2024, la piattaforma del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, gestita dall'INPS, sarà aperta a tutti i cittadini italiani e stranieri che volontariamente potranno caricare il proprio curriculum vitae e manifestare interesse a svolgere un’attività lavorativa o formativa.

Il D.M. n. 174/2024 indica anche le modalità e le condizioni attraverso cui i datori di lavoro possono pubblicare su SIISL le proprie ricerche di personale, come le posizioni vacanti pubblicate dai datori di lavoro su altre piattaforme pubbliche nazionali e internazionali saranno inserite nel sistema, nonché i limiti e le garanzie nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per indirizzare gli utenti verso opportunità formative e lavorative nel pieno rispetto dei dati personali secondo la normativa GDPR.

Il decreto ministeriale in questione è stato trasmesso alla Corte dei conti e all’Ufficio Centrale di Bilancio per i controlli di competenza.

 

CIPL Agricoltura Operai Avellino: rinnovato il contratto fino al 2027

Previsto un incremento del 6% per compensare l’inflazione

Il 7 novembre 2024, presso la sede di Confagricoltura Avellino, si sono incontrate le Organizzazioni datoriali, Confagricoltura Avellino, Federazione Provinciale Coldiretti Avellino, Confederazione Italiana Agricoltori e le Organizzazioni Sindacali, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil per definire il rinnovo del contratto applicabile agli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Avellino, con decorrenza 1° gennaio 2024-31 dicembre 2027. 
A partire dal 1° gennaio 2025, per consentire all’Ente Bilaterale, EBAT Avellino, di assicurare ed erogare le prestazioni ed i trattamenti assistenziali previsti, nonché di svolgere le altre attività ad esso demandate è stato stabilito un aumento di 0,20 euro a carico dei datori di lavoro e dei concedenti piccoli coloni e compartecipanti familiari per ogni giornata di lavoro accertata ai fini dei contributi Inps. Con separato accordo le Parti costituenti stabiliranno la quota da destinare alle prestazioni sanitarie integrative ai trattamenti di legge previste dall’art. 3 lettera a) dello statuto dell’EBAT Avellino, e la quota da destinare alle singole altre attività previste. 
Dal punto di vista retributivo, con decorrenza 1° ottobre 2024, i salari contrattuali vigenti alla data del 31 dicembre 2023 per ciascun livello professionale sono incrementati del 6%, con aumenti graduali che compensano l’inflazione e assicurano un adeguato riconoscimento economico ai lavoratori del comparto.

Previsto un incremento del 6% per compensare l'inflazione

Il 7 novembre 2024, presso la sede di Confagricoltura Avellino, si sono incontrate le Organizzazioni datoriali, Confagricoltura Avellino, Federazione Provinciale Coldiretti Avellino, Confederazione Italiana Agricoltori e le Organizzazioni Sindacali, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil per definire il rinnovo del contratto applicabile agli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Avellino, con decorrenza 1° gennaio 2024-31 dicembre 2027. 
A partire dal 1° gennaio 2025, per consentire all'Ente Bilaterale, EBAT Avellino, di assicurare ed erogare le prestazioni ed i trattamenti assistenziali previsti, nonché di svolgere le altre attività ad esso demandate è stato stabilito un aumento di 0,20 euro a carico dei datori di lavoro e dei concedenti piccoli coloni e compartecipanti familiari per ogni giornata di lavoro accertata ai fini dei contributi Inps. Con separato accordo le Parti costituenti stabiliranno la quota da destinare alle prestazioni sanitarie integrative ai trattamenti di legge previste dall'art. 3 lettera a) dello statuto dell'EBAT Avellino, e la quota da destinare alle singole altre attività previste. 
Dal punto di vista retributivo, con decorrenza 1° ottobre 2024, i salari contrattuali vigenti alla data del 31 dicembre 2023 per ciascun livello professionale sono incrementati del 6%, con aumenti graduali che compensano l’inflazione e assicurano un adeguato riconoscimento economico ai lavoratori del comparto.

CCNL Sanità: la trattativa continua

Le proposte dell’Aran sono incrementi sulle indennità di specificità infermieristica e di di tutela del malato

Lo scorso 21 novembre si è svolto un nuovo incontro di trattativa sul rinnovo CCNL 22/24 del Comparto sanità pubblica. L’Aran propone, dal 1° gennaio 2024,  un incremento di 5,22 euro mensili lordi per l’indennità di specificità infermieristica e di 2,95 euro per quella di tutela del malato da riparametrare per aree professionali; mentre dal 1° gennaio 2025 l’incremento sarebbe, rispettivamente, di 12,28 euro mensili lordi e di 9,34 euro, sempre mensili lordi.
Tra le proposte di Aran c’è quella di prevedere la non cumulabilità tra l’indennità di pronto soccorso e quella per particolari condizioni di lavoro ex art.107. 
In tema di welfare aziendale, l’Aran propone un vincolo percentuale da destinare al welfare in contrattazione integrativa aziendale. I sindacati, invece, hanno chiesto di prolungare fino al 31 dicembre 2026 la possibilità delle progressioni tra le aree e di rivisionare la riscrittura sulla pausa obbligatoria di 10 minuti per turni superiori a 6 ore in continuità assistenziale, in quanto ritenuta peggiorativa dell’attuale formulazione contrattuale in tema di diritto alla fruizione della mensa.
A tal proposito, i sindacati ritengono sussistenti le ragioni dello sciopero generale per il prossimo venerdì 29 novembre, volto a richiedere l’aumento dei salari e valorizzare la valorizzazione dei professionisti della sanità.

Le proposte dell'Aran sono incrementi sulle indennità di specificità infermieristica e di di tutela del malato

Lo scorso 21 novembre si è svolto un nuovo incontro di trattativa sul rinnovo CCNL 22/24 del Comparto sanità pubblica. L'Aran propone, dal 1° gennaio 2024,  un incremento di 5,22 euro mensili lordi per l’indennità di specificità infermieristica e di 2,95 euro per quella di tutela del malato da riparametrare per aree professionali; mentre dal 1° gennaio 2025 l’incremento sarebbe, rispettivamente, di 12,28 euro mensili lordi e di 9,34 euro, sempre mensili lordi.
Tra le proposte di Aran c’è quella di prevedere la non cumulabilità tra l’indennità di pronto soccorso e quella per particolari condizioni di lavoro ex art.107. 
In tema di welfare aziendale, l'Aran propone un vincolo percentuale da destinare al welfare in contrattazione integrativa aziendale. I sindacati, invece, hanno chiesto di prolungare fino al 31 dicembre 2026 la possibilità delle progressioni tra le aree e di rivisionare la riscrittura sulla pausa obbligatoria di 10 minuti per turni superiori a 6 ore in continuità assistenziale, in quanto ritenuta peggiorativa dell’attuale formulazione contrattuale in tema di diritto alla fruizione della mensa.
A tal proposito, i sindacati ritengono sussistenti le ragioni dello sciopero generale per il prossimo venerdì 29 novembre, volto a richiedere l'aumento dei salari e valorizzare la valorizzazione dei professionisti della sanità.

 Misura “Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero” rifinanziata dalla Legge Made in Italy 

Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha comunicato che sono ancora disponibili i 15 milioni di euro di agevolazioni destinati alla misura “Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero”, rifinanziata attraverso la Legge n. 206/2023 (Ministero delle imprese e del made in Italy, comunicato 22 novembre 2024).

L’articolo  5 della Legge 27 dicembre 2023, n. 206, recante “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy” ha disposto un rifinanziamento della misura per 15 milioni di euro per l’anno 2024, al fine di rafforzare il sostegno alle iniziative di autoimprenditorialità promosse da donne e favorire lo sviluppo di nuove imprese femminili in tutto il territorio nazionale.

 

L’accesso ai contributi è riservato alle micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi e in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e quote di partecipazione, da donne di età compresa tra i 18 ed i 35 anni e da persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa.

 

Le iniziative ammesse devono riguardare:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;

  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone, compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;

  • commercio di beni e servizi;

    turismo, incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivo non superiore al 90% della spesa ammissibile che è di 1.500.000 euro per le imprese costituite da non più di 36 mesi e 3.000.000 euro per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi.

 

Le domande e le eventuali richieste di informazioni potranno essere presentate attraverso la procedura informatica disponibile sul sito di Invitalia.

 

Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha comunicato che sono ancora disponibili i 15 milioni di euro di agevolazioni destinati alla misura “Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero”, rifinanziata attraverso la Legge n. 206/2023 (Ministero delle imprese e del made in Italy, comunicato 22 novembre 2024).

L’articolo  5 della Legge 27 dicembre 2023, n. 206, recante “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy” ha disposto un rifinanziamento della misura per 15 milioni di euro per l’anno 2024, al fine di rafforzare il sostegno alle iniziative di autoimprenditorialità promosse da donne e favorire lo sviluppo di nuove imprese femminili in tutto il territorio nazionale.

 

L’accesso ai contributi è riservato alle micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi e in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e quote di partecipazione, da donne di età compresa tra i 18 ed i 35 anni e da persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa.

 

Le iniziative ammesse devono riguardare:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;

  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone, compresi quelli afferenti all'innovazione sociale;

  • commercio di beni e servizi;

    turismo, incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l'accoglienza.

Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivo non superiore al 90% della spesa ammissibile che è di 1.500.000 euro per le imprese costituite da non più di 36 mesi e 3.000.000 euro per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi.

 

Le domande e le eventuali richieste di informazioni potranno essere presentate attraverso la procedura informatica disponibile sul sito di Invitalia.

 

CCNL Telecomunicazioni: aggiornamento trattativa per il rinnovo contrattuale

Calendarizzati incontri per il 10 e il 18 dicembre per avviarsi al rinnovo in tempi brevi 

Le OO.SS. Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno comunicato l’esito della riunione tenutasi con Asstel al fine di proseguire il negoziato per il rinnovo contrattuale del CCNL Telecomunicazioni. Dal punto di vista economico, sono ormai maturi i tempi per implementare miglioramenti economici, alla luce degli aumenti inflattivi. Tra le altre novità messe in atto, in ambito Crm/Bpo è prevista, per le lavoratrici ed i lavoratori che operano nelle aziende di call center in outsourcing, la possibilità di inserire un sistema di flessibilità per la gestione dei picchi di traffico, legato al consolidamento del lavoro da remoto. 
Per quanto concerne la flessibilità tempestiva, è stato chiesto dai sindacati di aumentare la percentuale di pagamento delle giornate in cui i dipendenti operano in regime di flessibilità tempestiva. Nessun punto di contatto ancora tra la parte datoriale e le OO.SS. sul tema della malattia. Infatti, Asstel vorrebbe ridurre gradualmente il pagamento della malattia, fino all’azzeramento del riconoscimento economico per i primi 3 giorni; mentre, le Sigle sono per rivedere il sistema di pagamento per i primi 3 giorni. 
Le Parti hanno calendarizzato degli incontri per il 10 e il 18 dicembre, per fare il punto sulla situazione e avviarsi al rinnovo in tempi brevi. 

 

Calendarizzati incontri per il 10 e il 18 dicembre per avviarsi al rinnovo in tempi brevi 

Le OO.SS. Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno comunicato l'esito della riunione tenutasi con Asstel al fine di proseguire il negoziato per il rinnovo contrattuale del CCNL Telecomunicazioni. Dal punto di vista economico, sono ormai maturi i tempi per implementare miglioramenti economici, alla luce degli aumenti inflattivi. Tra le altre novità messe in atto, in ambito Crm/Bpo è prevista, per le lavoratrici ed i lavoratori che operano nelle aziende di call center in outsourcing, la possibilità di inserire un sistema di flessibilità per la gestione dei picchi di traffico, legato al consolidamento del lavoro da remoto. 
Per quanto concerne la flessibilità tempestiva, è stato chiesto dai sindacati di aumentare la percentuale di pagamento delle giornate in cui i dipendenti operano in regime di flessibilità tempestiva. Nessun punto di contatto ancora tra la parte datoriale e le OO.SS. sul tema della malattia. Infatti, Asstel vorrebbe ridurre gradualmente il pagamento della malattia, fino all'azzeramento del riconoscimento economico per i primi 3 giorni; mentre, le Sigle sono per rivedere il sistema di pagamento per i primi 3 giorni. 
Le Parti hanno calendarizzato degli incontri per il 10 e il 18 dicembre, per fare il punto sulla situazione e avviarsi al rinnovo in tempi brevi. 

 

Banche e assicurazioni: la comunicazione per evitare ulteriore ripartizione delle rate di crediti edilizi

L’Agenzia delle entrate ha definito il contenuto e le modalità di presentazione della comunicazione che deve essere utilizzata dalle banche, dagli intermediari finanziari e dalle assicurazioni per evitare l’ulteriore ripartizione delle rate annuali dei crediti d’imposta di tipo Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche, utilizzabili a partire dall’anno 2025 (Agenzia delle entrate, provvedimento 21 novembre 2024, n. 422331).

L’articolo 121, comma 3-ter, del D.L. n. 34/2020, prevede che i soggetti qualificati (banche e società del gruppo, intermediari finanziari e compagnie di assicurazione) debbano comunicare all’Agenzia delle entrate, entro il 31 dicembre 2024, le rate degli anni 2025 e successivi dei crediti tracciabili di tipo “Superbonus”, “Sismabonus” e “Bonus barriere architettoniche” acquistate a un corrispettivo pari o superiore al 75% dell’importo delle corrispondenti detrazioni, per evitarne l’ulteriore ripartizione in sei rate annuali.

Per le rate dei crediti acquistate successivamente, la comunicazione deve essere effettuata contestualmente all’accettazione della cessione.

 

Pertanto, l’Agenzia ha stabilito che la comunicazione debba essere inviata all’Agenzia:

  1. per le rate dei crediti già accettate entro il 2 dicembre 2024, dal 3 al 31 dicembre 2024. Se la comunicazione si riferisce alla totalità delle rate dei crediti già accettate entro il 2 dicembre 2024, è sufficiente specificare nella dichiarazione il relativo codice tributo, l’anno di riferimento, il numero e l’importo complessivo delle rate interessate, senza allegare il relativo elenco;

  2. per le rate dei crediti che non risultano ancora accettate dal cessionario entro il 2 dicembre 2024, oppure per le rate acquistate successivamente, dal 3 dicembre 2024 in occasione dell’accettazione della rata del credito, direttamente da parte del cessionario.

La comunicazione deve essere trasmessa tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia, all’interno della “Piattaforma cessione crediti”, direttamente da parte del cessionario titolare dei crediti, oppure, solo nel caso di cui al punto a), avvalendosi di un intermediario, con delega alla consultazione del Cassetto fiscale del titolare dei crediti. In alternativa, la comunicazione può essere inviata direttamente dal cessionario tramite flusso telematico, con le modalità di cui al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 205147/2021, oppure, solo nel caso di cui al punto a), tramite posta elettronica certificata.

 

Nel caso in cui non venga effettuata la predetta comunicazione, le rate interessate verranno ulteriormente ripartite in 6 rate annuali di pari importo, non cedibili e utilizzabili esclusivamente in compensazione tramite modello F24.

 

Per consentire di eseguire in sicurezza le operazioni di ripartizione delle rate dei crediti già accettate, la “Piattaforma cessione crediti” non sarà disponibile dal 1° al 7 gennaio 2025 e le rate dei crediti degli anni 2025 e successivi non potranno essere utilizzate in compensazione dai soggetti qualificati fino alla suddetta data del 7 gennaio 2025.

L'Agenzia delle entrate ha definito il contenuto e le modalità di presentazione della comunicazione che deve essere utilizzata dalle banche, dagli intermediari finanziari e dalle assicurazioni per evitare l’ulteriore ripartizione delle rate annuali dei crediti d'imposta di tipo Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche, utilizzabili a partire dall'anno 2025 (Agenzia delle entrate, provvedimento 21 novembre 2024, n. 422331).

L’articolo 121, comma 3-ter, del D.L. n. 34/2020, prevede che i soggetti qualificati (banche e società del gruppo, intermediari finanziari e compagnie di assicurazione) debbano comunicare all’Agenzia delle entrate, entro il 31 dicembre 2024, le rate degli anni 2025 e successivi dei crediti tracciabili di tipo “Superbonus”, “Sismabonus” e "Bonus barriere architettoniche" acquistate a un corrispettivo pari o superiore al 75% dell'importo delle corrispondenti detrazioni, per evitarne l’ulteriore ripartizione in sei rate annuali.

Per le rate dei crediti acquistate successivamente, la comunicazione deve essere effettuata contestualmente all'accettazione della cessione.

 

Pertanto, l'Agenzia ha stabilito che la comunicazione debba essere inviata all’Agenzia:

  1. per le rate dei crediti già accettate entro il 2 dicembre 2024, dal 3 al 31 dicembre 2024. Se la comunicazione si riferisce alla totalità delle rate dei crediti già accettate entro il 2 dicembre 2024, è sufficiente specificare nella dichiarazione il relativo codice tributo, l’anno di riferimento, il numero e l’importo complessivo delle rate interessate, senza allegare il relativo elenco;

  2. per le rate dei crediti che non risultano ancora accettate dal cessionario entro il 2 dicembre 2024, oppure per le rate acquistate successivamente, dal 3 dicembre 2024 in occasione dell’accettazione della rata del credito, direttamente da parte del cessionario.

La comunicazione deve essere trasmessa tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia, all’interno della “Piattaforma cessione crediti”, direttamente da parte del cessionario titolare dei crediti, oppure, solo nel caso di cui al punto a), avvalendosi di un intermediario, con delega alla consultazione del Cassetto fiscale del titolare dei crediti. In alternativa, la comunicazione può essere inviata direttamente dal cessionario tramite flusso telematico, con le modalità di cui al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 205147/2021, oppure, solo nel caso di cui al punto a), tramite posta elettronica certificata.

 

Nel caso in cui non venga effettuata la predetta comunicazione, le rate interessate verranno ulteriormente ripartite in 6 rate annuali di pari importo, non cedibili e utilizzabili esclusivamente in compensazione tramite modello F24.

 

Per consentire di eseguire in sicurezza le operazioni di ripartizione delle rate dei crediti già accettate, la “Piattaforma cessione crediti” non sarà disponibile dal 1° al 7 gennaio 2025 e le rate dei crediti degli anni 2025 e successivi non potranno essere utilizzate in compensazione dai soggetti qualificati fino alla suddetta data del 7 gennaio 2025.

CCNL Metalmeccanica Piccola Industria: approvata la piattaforma per il rinnovo 2025-2027

La piattaforma per il rinnovo è stata rinnovata a larga approvazione dei lavoratori, ora la via il tavolo del negoziato

Le OO.SS. Fim, Fiom e Uilm hanno reso noto, mediante comunicato stampa del 20 novembre 2024, l’approvazione da parte della lavoratrici e dei lavoratori della piattaforma di rinnovo del CCNL Metalmeccanica Piccola Industria. La votazione ha raccolto il 99% dei consensi, facendo registrare una partecipazione pari a 47.031 lavoratori su 80.891 dipendenti coinvolti negli stabilimenti. 
Il rinnovo contrattuale consentirà di dare risposte concrete, affermano le Sigle, in materia di salario, riduzione dell’orario di lavoro, formazione professionale, salute e sicurezza e conciliazione vita e lavoro; tutti elementi che consentiranno di rilanciare un settore cruciale per il tessuto produttivo. La piattaforma verrà ora inviata alle parti datoriali di Unionmeccanica e Confapi, con l’auspicio che venga convocato il tavolo del negoziato in tempi brevi. 

La piattaforma per il rinnovo è stata rinnovata a larga approvazione dei lavoratori, ora la via il tavolo del negoziato

Le OO.SS. Fim, Fiom e Uilm hanno reso noto, mediante comunicato stampa del 20 novembre 2024, l'approvazione da parte della lavoratrici e dei lavoratori della piattaforma di rinnovo del CCNL Metalmeccanica Piccola Industria. La votazione ha raccolto il 99% dei consensi, facendo registrare una partecipazione pari a 47.031 lavoratori su 80.891 dipendenti coinvolti negli stabilimenti. 
Il rinnovo contrattuale consentirà di dare risposte concrete, affermano le Sigle, in materia di salario, riduzione dell'orario di lavoro, formazione professionale, salute e sicurezza e conciliazione vita e lavoro; tutti elementi che consentiranno di rilanciare un settore cruciale per il tessuto produttivo. La piattaforma verrà ora inviata alle parti datoriali di Unionmeccanica e Confapi, con l'auspicio che venga convocato il tavolo del negoziato in tempi brevi.