Sospensione dei termini amministrativi a seguito degli eventi alluvionali, le precisazioni dell’INL

L’INL fornisce alcune precisazioni in merito alla sospensione dei procedimenti e dei termini amministrativi prevista dal D.L. n. 61/2023 tra gli interventi emergenziali in favore delle popolazioni colpite dagli eventi alluvionali occorsi nelle ultime settimane (INL, nota 12 giugno 2023, n. 1006).

Il Decreto Alluvioni (D.L. n. 61/2023), tra le varie misure adottate per far fronte alla situazione di emergenza verificatasi nei territori di Emilia Romagna, Marche e Toscana a seguito degli eventi alluvionali del mese di maggio 2023, ha disposto anche la sospensione dei procedimenti e dei termini amministrativi fino al 31 agosto 2023, nonchè interventi urgenti in materia di giustizia civile e penale.

 

Entrambe le disposizioni, contenute, rispettivamente, negli articoli 4 e 2 del decreto, vanno ad impattare anche sui procedimenti di interesse dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

 

In particolare, l’articolo 4, comma 1, del Decreto Alluvioni, prevede, per il periodo dal 1° maggio al 31 agosto 2023, la sospensione di tutti i termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi relativi a procedimenti amministrativi, comunque denominati, pendenti alla data del 1° maggio 2023 o iniziati successivamente a tale data, ivi inclusi quelli sanzionatori.

 

Il beneficio della sospensione riguarda i soggetti che alla data del 1° maggio 2023 avevano la residenza, il domicilio ovvero la sede legale o la sede operativa nei territori colpiti dall’alluvione (come indicati nell’allegato 1 al decreto).

 

Nella nota in oggetto, l’INL richiama alcuni fra i principali procedimenti di proprio interesse i cui termini si ritengono sospesi fino al 31 agosto 2023 per effetto della disposizione di cui sopra detto, ovvero:

 

– i termini relativi al procedimento sanzionatorio di cui alla Legge n. 689/1981, con specifico riferimento al termine di decadenza di cui all’art. 14 e al termine di prescrizione ex art. 28;

 

– i termini per la notificazione dei processi verbali (ad es. quelli in materia di autotrasporto) diversi dai verbali notificati ai sensi dell’art. 14 della Legge n. 689/1981;

 

– il termine per presentare scritti difensivi, per la richiesta di audizione e l’istanza di rateizzazione di cui agli artt. 18 e 26 della richiamata legge;

 

– i termini per presentare ricorsi amministrativi di cui agli artt. 12, 14, 16 e 17 del D.Lgs. n. 124/2004, art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008, art. 16 del D.P.R. n. 1124/1965;

 

– il termine per la trattazione dei ricorsi sopra indicati, ricordandosi che lo stato emergenziale incide anche sul corretto computo del termine per la formazione della volontà conclusiva dell’Amministrazione nelle forme del silenzio significativo (rigetto o accoglimento); 

 

– il termine per la verifica degli adempimenti di cui all’art. 15 del D.Lgs. n. 124/2004 e all’art. 20 del D.Lgs. n. 758/1994 con le eccezioni delle violazioni in materia di salute e sicurezza che non abbiano carattere “formale”;

 

– il termine di avvio dell’inchiesta infortuni di cui all’art. 56 del D.P.R. n. 1124/1965, ad eccezione delle ipotesi in cui l’infortunio sia mortale;

 

– il termine per il pagamento in misura ridotta dei verbali di cui all’art. 16 della Legge n. 689/1981 nonché termine per il pagamento degli importi sanzionatori in misura minima, legati alla emanazione di una diffida.

 

Con particolare riferimento ai procedimenti di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, viene precisato che, in relazione alla natura stringente della tempistica posta a carico degli Uffici riguardo all’attivazione della procedura conciliativa (articolo 7, Legge n. 604/1966), il termine perentorio di 7 giorni previsto per la convocazione delle parti è anch’esso sospeso per il periodo dal 1° maggio al 31 agosto.

 

L’articolo 2 del D.L. n. 61/2023 contiene poi misure urgenti in materia di giustizia civile e penale, prevedendosi, tra l’altro, il rinvio delle udienze fissate tra il 16 maggio 2023 e il 31 maggio 2023, la sospensione dei termini per la proposizione degli atti introduttivi del giudizio e dei procedimenti esecutivi, per le impugnazioni e, in genere, di tutti i termini procedurali, così come è sospeso il decorso dei termini perentori, legali e convenzionali, sostanziali e processuali, comportanti prescrizioni e decadenze da qualsiasi diritto, azione ed eccezione.

 

Pertanto, anche tali misure emergenziali rilevano per l’INL, incidendo le stesse sia sul compimento delle attività di costituzione in giudizio nell’interesse dell’Ispettorato, sia riguardo allo svolgimento delle funzioni procuratorie in udienza per il tramite dei funzionari delegati (in particolare, le disposizioni di cui ai commi 3 e 4 dell’articolo 2 e, fino alla data del 31 maggio u.s., anche i commi 1 e 2). 

 

    

L'INL fornisce alcune precisazioni in merito alla sospensione dei procedimenti e dei termini amministrativi prevista dal D.L. n. 61/2023 tra gli interventi emergenziali in favore delle popolazioni colpite dagli eventi alluvionali occorsi nelle ultime settimane (INL, nota 12 giugno 2023, n. 1006).

Il Decreto Alluvioni (D.L. n. 61/2023), tra le varie misure adottate per far fronte alla situazione di emergenza verificatasi nei territori di Emilia Romagna, Marche e Toscana a seguito degli eventi alluvionali del mese di maggio 2023, ha disposto anche la sospensione dei procedimenti e dei termini amministrativi fino al 31 agosto 2023, nonchè interventi urgenti in materia di giustizia civile e penale.

 

Entrambe le disposizioni, contenute, rispettivamente, negli articoli 4 e 2 del decreto, vanno ad impattare anche sui procedimenti di interesse dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro.

 

In particolare, l'articolo 4, comma 1, del Decreto Alluvioni, prevede, per il periodo dal 1° maggio al 31 agosto 2023, la sospensione di tutti i termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi relativi a procedimenti amministrativi, comunque denominati, pendenti alla data del 1° maggio 2023 o iniziati successivamente a tale data, ivi inclusi quelli sanzionatori.

 

Il beneficio della sospensione riguarda i soggetti che alla data del 1° maggio 2023 avevano la residenza, il domicilio ovvero la sede legale o la sede operativa nei territori colpiti dall'alluvione (come indicati nell'allegato 1 al decreto).

 

Nella nota in oggetto, l'INL richiama alcuni fra i principali procedimenti di proprio interesse i cui termini si ritengono sospesi fino al 31 agosto 2023 per effetto della disposizione di cui sopra detto, ovvero:

 

- i termini relativi al procedimento sanzionatorio di cui alla Legge n. 689/1981, con specifico riferimento al termine di decadenza di cui all’art. 14 e al termine di prescrizione ex art. 28;

 

- i termini per la notificazione dei processi verbali (ad es. quelli in materia di autotrasporto) diversi dai verbali notificati ai sensi dell’art. 14 della Legge n. 689/1981;

 

- il termine per presentare scritti difensivi, per la richiesta di audizione e l’istanza di rateizzazione di cui agli artt. 18 e 26 della richiamata legge;

 

- i termini per presentare ricorsi amministrativi di cui agli artt. 12, 14, 16 e 17 del D.Lgs. n. 124/2004, art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008, art. 16 del D.P.R. n. 1124/1965;

 

- il termine per la trattazione dei ricorsi sopra indicati, ricordandosi che lo stato emergenziale incide anche sul corretto computo del termine per la formazione della volontà conclusiva dell'Amministrazione nelle forme del silenzio significativo (rigetto o accoglimento); 

 

- il termine per la verifica degli adempimenti di cui all’art. 15 del D.Lgs. n. 124/2004 e all’art. 20 del D.Lgs. n. 758/1994 con le eccezioni delle violazioni in materia di salute e sicurezza che non abbiano carattere “formale”;

 

- il termine di avvio dell’inchiesta infortuni di cui all’art. 56 del D.P.R. n. 1124/1965, ad eccezione delle ipotesi in cui l’infortunio sia mortale;

 

- il termine per il pagamento in misura ridotta dei verbali di cui all’art. 16 della Legge n. 689/1981 nonché termine per il pagamento degli importi sanzionatori in misura minima, legati alla emanazione di una diffida.

 

Con particolare riferimento ai procedimenti di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, viene precisato che, in relazione alla natura stringente della tempistica posta a carico degli Uffici riguardo all’attivazione della procedura conciliativa (articolo 7, Legge n. 604/1966), il termine perentorio di 7 giorni previsto per la convocazione delle parti è anch’esso sospeso per il periodo dal 1° maggio al 31 agosto.

 

L'articolo 2 del D.L. n. 61/2023 contiene poi misure urgenti in materia di giustizia civile e penale, prevedendosi, tra l'altro, il rinvio delle udienze fissate tra il 16 maggio 2023 e il 31 maggio 2023, la sospensione dei termini per la proposizione degli atti introduttivi del giudizio e dei procedimenti esecutivi, per le impugnazioni e, in genere, di tutti i termini procedurali, così come è sospeso il decorso dei termini perentori, legali e convenzionali, sostanziali e processuali, comportanti prescrizioni e decadenze da qualsiasi diritto, azione ed eccezione.

 

Pertanto, anche tali misure emergenziali rilevano per l'INL, incidendo le stesse sia sul compimento delle attività di costituzione in giudizio nell’interesse dell’Ispettorato, sia riguardo allo svolgimento delle funzioni procuratorie in udienza per il tramite dei funzionari delegati (in particolare, le disposizioni di cui ai commi 3 e 4 dell'articolo 2 e, fino alla data del 31 maggio u.s., anche i commi 1 e 2). 

 

    

CCNL Dirigenti Aziende Agricole: sottoscritto il verbale di accordo

Previsti nuovi minimi a decorrere dal 1°luglio 2023 

In data 8 giugno 2023 è stato sottoscritto tra la Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana (Confagricoltura) e la Confederazione Italiana dei Dirigenti, Quadri ed Impiegati dell’Agricoltura (Confederdia), l’Associazione Nazionale Dirigenti Aziende Agricole, aderente alla C.I.D.A. il verbale di accordo per l’adeguamento del trattamento retributivo per i dirigenti in forza all’8 giugno 2023.
E’, pertanto, previsto un aumento retributivo mensile:
– pari a 115,00 euro mensili con decorrenza dal 1°luglio 2023;
– pari a 115,00 euro mensili con decorrenza dal 1°aprile 2024.
Pertanto, il nuovo stipendio base mensile spettante ai dirigenti in forza alla data di rinnovo sarà pari a 4.670,00  euro a decorrere dal1°luglio 2023 e pari 4.785,00 euro a decorrere dal 1°aprile 2024.

 

Previsti nuovi minimi a decorrere dal 1°luglio 2023 

In data 8 giugno 2023 è stato sottoscritto tra la Confederazione Generale dell'Agricoltura Italiana (Confagricoltura) e la Confederazione Italiana dei Dirigenti, Quadri ed Impiegati dell'Agricoltura (Confederdia), l'Associazione Nazionale Dirigenti Aziende Agricole, aderente alla C.I.D.A. il verbale di accordo per l'adeguamento del trattamento retributivo per i dirigenti in forza all'8 giugno 2023.
E', pertanto, previsto un aumento retributivo mensile:
- pari a 115,00 euro mensili con decorrenza dal 1°luglio 2023;
- pari a 115,00 euro mensili con decorrenza dal 1°aprile 2024.
Pertanto, il nuovo stipendio base mensile spettante ai dirigenti in forza alla data di rinnovo sarà pari a 4.670,00  euro a decorrere dal1°luglio 2023 e pari 4.785,00 euro a decorrere dal 1°aprile 2024.

 

CCNL Istituzioni Socio Assist. (Anaste-Confsal): cambia la disciplina dell’apprendistato

Con il verbale sottoscritto il 28 aprile scorso sono state introdotte modifiche all’istituto dell’apprendistato e della malattia

E’ stato diffuso nei giorni scorsi il verbale sottoscritto il 28 aprile 2023 da Anaste e Ciu, Snalv Confsal, Confsal, Cse, Cse Sanità, Cse Fulscam, ad integrazione e sostituzione di alcuni istituti disciplinati nel CCNL del 27 dicembre 2022.
In primo luogo si segnala che, in relazione alla disciplina dell’apprendistato (art. 22), sono state aggiornate le progressioni retributive, ossia:
–  per contratti di durata fino a 12 mesi per le qualifiche dal liv. 1 a 5: dal 1° al 6° mese: 90% della retribuzione pertinente alla qualifica da conseguire; dal 7° mese: 95% della retribuzione pertinente alla qualifica da conseguire;
– per contratti di durata fino a 32 mesi per le qualifiche dal liv. 6 a 10; dal 1° al 28° mese: 90% della retribuzione pertinente alla qualifica da conseguire; dal 29° mese: 95% della retribuzione pertinente alla qualifica da conseguire.
Si ricorda che il trattamento economico per gli apprendisti, come già previsto nel CCNL, consiste in una percentuale rispetto al minimo contrattuale mensile conglobato previsto dal CCNL, con riferimento al livello di inquadramento della qualifica per la quale è svolto l’apprendistato. Al termine dell’apprendistato l’inquadramento e la retribuzione sono quelli corrispondenti alla qualifica eventualmente conseguita. 
Dal punto di vista della malattia l’art. 62 è stato sostituito, prevedendo che per i primi 3 giorni di carenza di ogni evento di malattia dal 1° al 4° compreso, per ciascun anno di calendario, il datore di lavoro garantirà al lavoratore un’indennità pari al 100% della retribuzione giornaliera nelle seguenti ipotesi:
a) ricovero ospedaliero, comprensivo dei conseguenti giorni di prognosi;
b) day-hospital;
c) emodialisi;
d) patologie gravi di natura cardiovascolare e cerebrale;
e) patologie oncologiche;
f) sclerosi multipla o progressiva;
g) Patologie gravi e continuative, che comportino terapie salva-vita periodiche;
h) periodo di assenza trascorso in malattia o in quarantena con sorveglianza attiva, o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, in ipotesi di infezione da Covid-19; fatto salvo differente inquadramento o regolamentazione della fattispecie da parte di disposizioni di legge, regolamento o determinazioni dell’Ente previdenziale competente; 
h) eventi di malattia con prognosi iniziale non inferiore a 5 giorni.
Ad eccezione ed in assenza delle ipotesi che precedono:
a) il datore di lavoro corrisponderà ai dipendenti un’indennità, per carenza, pari al 90% della retribuzione giornaliera, con riferimento al 1° evento morboso di ciascun anno di calendario;
b) un’indennità, per carenza, pari al 75% della retribuzione giornaliera con riferimento al 2° evento morboso di ciascun anno di calendario; 
c) alcuna indennità, per carenza, sarà corrisposta dal 3° evento in poi. 
Inoltre il datore di lavoro corrisponderà al dipendente: 
– dal 4° al 20° giorno, un’integrazione dell’indennità posta a carico dell’INPS, sino al raggiungimento dell’80% della retribuzione giornaliera; 
– dal 21° giorno e sino al raggiungimento del periodo di comporto un’integrazione dell’indennità posta carico dell’INPS sino al raggiungimento del 100% della retribuzione giornaliera.
Nessuna indennità per carenza o integrazione dell’indennità posta a carico dell’INPS è riconosciuta al lavoratore a partire dal 5° evento di malattia compreso, per ciascun anno di calendario: 
– ad eccezione delle ipotesi di day hospital, ricovero ospedaliero comprensivo dei conseguenti giorni di prognosi, patologie oncologiche, sclerosi multipla o progressiva o giorni di assenza per malattia necessari alla somministrazione al lavoratore di terapie salvavita (emodialisi, chemioterapie, ecc.), o quelli di assenza dovuti alle conseguenze direttamente collegate alla somministrazione di dette terapie, il tutto ove debitamente e adeguatamente certificato nello specifico; 
– nelle ipotesi in cui a fronte di accertamenti compiuti dagli Enti ed Istituzioni competenti, tali ultimi non riconoscano alcuna indennità allo stesso lavoratore o la riconoscano in misura ridotta;
– ove l’assenza sia ritenuta ingiustificata all’esito di regolare esperimento della procedura disciplinare ai sensi dell’art. 91 del CCNL;
– nei casi in cui il lavoratore abbia richiesto di usufruire di aspettativa non retribuita per malattia, disciplinata dall’art. 64 del CCNL. 
Si segnala inoltre che l’art. 71, co. 2, relativo all’indennità di vacanza contrattuale è stato sostituito, con la previsione secondo cui a copertura del periodo dal 1° gennaio 2020 alla data di sottoscrizione del CCNL, è corrisposto un importo a titolo di Una Tantum, pari a 300,00 euro. Tale istituto spetta ai lavoratori in forza alla data di sottoscrizione del rinnovo del CCNL 27 dicembre 2022, e che abbiano prestato attività lavorativa nel periodo 1° gennaio 2020-31 dicembre 2022. Per le assunzioni decorrenti nel predetto periodo gli importi saranno erogati in rapporto agli anni in cui si è prestata l’attività lavorativa durante il periodo 2020-2022, secondo i seguenti scaglioni
– assunzione nel corso del 2020: 300,00 euro;
– assunzione nel corso del 2021: 200,00 euro;
–  assunzione nel corso del 2022: 100,00 euro.
Tali importi saranno erogati in 15 tranche mensili, comprensive della tredicesima mensilità, da Gennaio 2023 fino a Febbraio del 2024. 
In merito all’indennità professionale, l’art. 70, co. 2, è stato sostituito con la previsione secondo cui, con riferimento al solo personale con qualifica o con mansione di infermiere, è riconosciuta un’indennità professionale mensile, per soli 12 mesi annui, pari a 155,00 euro da ritenersi assorbita ed assorbibile, fino a concorrenza, in ipotesi di eccedenza del trattamento retributivo individuale del personale interessato.
Le OO.SS. hanno infine stabilito che per quanto non espressamente stabilito nel verbale di cui sopra si rinvia al CCNL sottoscritto il 27 dicembre 2022, che resta ferma e valido. 

Con il verbale sottoscritto il 28 aprile scorso sono state introdotte modifiche all'istituto dell'apprendistato e della malattia

E' stato diffuso nei giorni scorsi il verbale sottoscritto il 28 aprile 2023 da Anaste e Ciu, Snalv Confsal, Confsal, Cse, Cse Sanità, Cse Fulscam, ad integrazione e sostituzione di alcuni istituti disciplinati nel CCNL del 27 dicembre 2022.
In primo luogo si segnala che, in relazione alla disciplina dell'apprendistato (art. 22), sono state aggiornate le progressioni retributive, ossia:
-  per contratti di durata fino a 12 mesi per le qualifiche dal liv. 1 a 5: dal 1° al 6° mese: 90% della retribuzione pertinente alla qualifica da conseguire; dal 7° mese: 95% della retribuzione pertinente alla qualifica da conseguire;
- per contratti di durata fino a 32 mesi per le qualifiche dal liv. 6 a 10; dal 1° al 28° mese: 90% della retribuzione pertinente alla qualifica da conseguire; dal 29° mese: 95% della retribuzione pertinente alla qualifica da conseguire.
Si ricorda che il trattamento economico per gli apprendisti, come già previsto nel CCNL, consiste in una percentuale rispetto al minimo contrattuale mensile conglobato previsto dal CCNL, con riferimento al livello di inquadramento della qualifica per la quale è svolto l’apprendistato. Al termine dell’apprendistato l’inquadramento e la retribuzione sono quelli corrispondenti alla qualifica eventualmente conseguita. 
Dal punto di vista della malattia l'art. 62 è stato sostituito, prevedendo che per i primi 3 giorni di carenza di ogni evento di malattia dal 1° al 4° compreso, per ciascun anno di calendario, il datore di lavoro garantirà al lavoratore un’indennità pari al 100% della retribuzione giornaliera nelle seguenti ipotesi:
a) ricovero ospedaliero, comprensivo dei conseguenti giorni di prognosi;
b) day-hospital;
c) emodialisi;
d) patologie gravi di natura cardiovascolare e cerebrale;
e) patologie oncologiche;
f) sclerosi multipla o progressiva;
g) Patologie gravi e continuative, che comportino terapie salva-vita periodiche;
h) periodo di assenza trascorso in malattia o in quarantena con sorveglianza attiva, o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, in ipotesi di infezione da Covid-19; fatto salvo differente inquadramento o regolamentazione della fattispecie da parte di disposizioni di legge, regolamento o determinazioni dell’Ente previdenziale competente; 
h) eventi di malattia con prognosi iniziale non inferiore a 5 giorni.
Ad eccezione ed in assenza delle ipotesi che precedono:
a) il datore di lavoro corrisponderà ai dipendenti un’indennità, per carenza, pari al 90% della retribuzione giornaliera, con riferimento al 1° evento morboso di ciascun anno di calendario;
b) un'indennità, per carenza, pari al 75% della retribuzione giornaliera con riferimento al 2° evento morboso di ciascun anno di calendario; 
c) alcuna indennità, per carenza, sarà corrisposta dal 3° evento in poi. 
Inoltre il datore di lavoro corrisponderà al dipendente: 
- dal 4° al 20° giorno, un’integrazione dell’indennità posta a carico dell’INPS, sino al raggiungimento dell’80% della retribuzione giornaliera; 
- dal 21° giorno e sino al raggiungimento del periodo di comporto un’integrazione dell’indennità posta carico dell’INPS sino al raggiungimento del 100% della retribuzione giornaliera.
Nessuna indennità per carenza o integrazione dell’indennità posta a carico dell’INPS è riconosciuta al lavoratore a partire dal 5° evento di malattia compreso, per ciascun anno di calendario: 
- ad eccezione delle ipotesi di day hospital, ricovero ospedaliero comprensivo dei conseguenti giorni di prognosi, patologie oncologiche, sclerosi multipla o progressiva o giorni di assenza per malattia necessari alla somministrazione al lavoratore di terapie salvavita (emodialisi, chemioterapie, ecc.), o quelli di assenza dovuti alle conseguenze direttamente collegate alla somministrazione di dette terapie, il tutto ove debitamente e adeguatamente certificato nello specifico; 
- nelle ipotesi in cui a fronte di accertamenti compiuti dagli Enti ed Istituzioni competenti, tali ultimi non riconoscano alcuna indennità allo stesso lavoratore o la riconoscano in misura ridotta;
- ove l'assenza sia ritenuta ingiustificata all'esito di regolare esperimento della procedura disciplinare ai sensi dell'art. 91 del CCNL;
- nei casi in cui il lavoratore abbia richiesto di usufruire di aspettativa non retribuita per malattia, disciplinata dall'art. 64 del CCNL. 
Si segnala inoltre che l'art. 71, co. 2, relativo all'indennità di vacanza contrattuale è stato sostituito, con la previsione secondo cui a copertura del periodo dal 1° gennaio 2020 alla data di sottoscrizione del CCNL, è corrisposto un importo a titolo di Una Tantum, pari a 300,00 euro. Tale istituto spetta ai lavoratori in forza alla data di sottoscrizione del rinnovo del CCNL 27 dicembre 2022, e che abbiano prestato attività lavorativa nel periodo 1° gennaio 2020-31 dicembre 2022. Per le assunzioni decorrenti nel predetto periodo gli importi saranno erogati in rapporto agli anni in cui si è prestata l'attività lavorativa durante il periodo 2020-2022, secondo i seguenti scaglioni
- assunzione nel corso del 2020: 300,00 euro;
- assunzione nel corso del 2021: 200,00 euro;
-  assunzione nel corso del 2022: 100,00 euro.
Tali importi saranno erogati in 15 tranche mensili, comprensive della tredicesima mensilità, da Gennaio 2023 fino a Febbraio del 2024. 
In merito all'indennità professionale, l'art. 70, co. 2, è stato sostituito con la previsione secondo cui, con riferimento al solo personale con qualifica o con mansione di infermiere, è riconosciuta un’indennità professionale mensile, per soli 12 mesi annui, pari a 155,00 euro da ritenersi assorbita ed assorbibile, fino a concorrenza, in ipotesi di eccedenza del trattamento retributivo individuale del personale interessato.
Le OO.SS. hanno infine stabilito che per quanto non espressamente stabilito nel verbale di cui sopra si rinvia al CCNL sottoscritto il 27 dicembre 2022, che resta ferma e valido. 

CCNL Colf (Confedilizia): osservazioni sul rinnovo contrattuale

Nuove richieste avanzate per i lavoratori domestici

Giovedì 8 giugno si è dato seguito al dibattito con le Associazioni Domina e Fidaldo relativo al rinnovo del CCNL Colf-Confedilizia, applicato agli assistenti familiari (colf, badanti, babysitter ed altri profili professionali di cui al presente CCNL), anche di nazionalità non italiana o apolidi, comunque retribuiti, addetti al funzionamento della vita familiare e delle convivenze familiarmente strutturate, tenuto conto di alcune fondamentali caratteristiche del rapporto.
Dopo il primo confronto in cui è stata presentata ed esposta la piattaforma sindacale di rinnovo, le due Associazioni Datoriali hanno illustrato le loro osservazioni in merito alle richieste ed avanzato l’istanza di modificare articolati aggiuntivi.
A fronte delle dichiarazioni delle Parti Datoriali di indisponibilità sugli articoli di carattere economico e delle istanze presentate, la discussione è risultata molto animata, dichiarando altresì che, come le OO.SS. Filcams, Fisascat, Uiltucs e Federcolf, anche loro hanno da sempre dimostrato una spiccata responsabilità e voglia di costruire, mediante il percorso negoziale, una visione del comparto in cui ciascuna persona possa in qualche modo veder riconosciuta la propria dignità e la prestazione lavorativa svolta, oltre al riconoscimento della regolarità del rapporto lavorativo.
Tutto questo significa, per le Organizzazioni Sindacali, caricarsi della diminuzione dell’alveo vertenziale e dei rischi civili e penali in capo ai datori di lavoro.
E’ stato poi domandato a Fidaldo e a Domina di formalizzare le richieste esposte verbalmente nel corso della trattativa.
Da ultimo, le Parti comunicano che, la prossima riunione si svolgerà in data 10 luglio 2023 in presenza.

Nuove richieste avanzate per i lavoratori domestici

Giovedì 8 giugno si è dato seguito al dibattito con le Associazioni Domina e Fidaldo relativo al rinnovo del CCNL Colf-Confedilizia, applicato agli assistenti familiari (colf, badanti, babysitter ed altri profili professionali di cui al presente CCNL), anche di nazionalità non italiana o apolidi, comunque retribuiti, addetti al funzionamento della vita familiare e delle convivenze familiarmente strutturate, tenuto conto di alcune fondamentali caratteristiche del rapporto.
Dopo il primo confronto in cui è stata presentata ed esposta la piattaforma sindacale di rinnovo, le due Associazioni Datoriali hanno illustrato le loro osservazioni in merito alle richieste ed avanzato l’istanza di modificare articolati aggiuntivi.
A fronte delle dichiarazioni delle Parti Datoriali di indisponibilità sugli articoli di carattere economico e delle istanze presentate, la discussione è risultata molto animata, dichiarando altresì che, come le OO.SS. Filcams, Fisascat, Uiltucs e Federcolf, anche loro hanno da sempre dimostrato una spiccata responsabilità e voglia di costruire, mediante il percorso negoziale, una visione del comparto in cui ciascuna persona possa in qualche modo veder riconosciuta la propria dignità e la prestazione lavorativa svolta, oltre al riconoscimento della regolarità del rapporto lavorativo.
Tutto questo significa, per le Organizzazioni Sindacali, caricarsi della diminuzione dell’alveo vertenziale e dei rischi civili e penali in capo ai datori di lavoro.
E' stato poi domandato a Fidaldo e a Domina di formalizzare le richieste esposte verbalmente nel corso della trattativa.
Da ultimo, le Parti comunicano che, la prossima riunione si svolgerà in data 10 luglio 2023 in presenza.

Decreto Alluvioni: le precisazioni dell’INPS

L’Istituto ha fornito ulteriori indicazioni in materia di accesso all’ammortizzatore sociale “unico” per i datori di lavoro e per i dipendenti onterssati dagli eventi atmosferici del mese di maggio (INPS, messaggio 14 giugno 2023, n. 2215).

Dopo la circolare n. 53/2023, l’INPS torna ad occuparsi dell’ammortizzatore sociale “unico” (articolo 7, D.L. n. 61/2023), a tutela sia dei datori di lavoro sia dei lavoratori subordinati del settore privato colpiti dagli straordinari eventi alluvionali che, nel corso del mese di maggio 2023, hanno interessato, in particolare, i territori della Regione Emilia-Romagna. L’occasione questa volta è giustificata dalla necessità di fornire delle precisazioni in merito all’accesso alla misura in questione.

Innanzitutto, in riferimento al momento temporale in cui, ai fini dell’ammissione al beneficio, i lavoratori subordinati del settore privato devono essere residenti, domiciliati o risultare alle dipendenze di un datore di lavoro che ha sede legale od operativa in uno dei territori indicati nell’allegato 1 al D.L. n. 61/2023, considerato che il 1° maggio è un giorno festivo, la data deve intendersi differita al primo giorno lavorativo successivo, ovvero al 2 maggio 2023.

Per quanto riguarda, poi, l’accesso all’ammortizzatore sociale “unico” per impossibilità a prestare attività lavorativa in quanto la stessa è svolta presso datori di lavoro aventi sede legale/unità operative ubicate in uno dei comuni alluvionati, l’INPS precisa che essa, in conseguenza degli straordinari eventi atmosferici in oggetto, non deve intendersi riferita all’intero complesso aziendale, ma è sufficiente che riguardi soltanto un settore dello stesso o una singola fase/attività del processo produttivo. Si ricorda che, in questo caso, la misura di sostegno può essere richiesta dai datori di lavoro per un massimo di 90 giornate da collocare nell’arco temporale che va dal 2 maggio 2023 al 31 agosto 2023.

Infine, nel caso in cui il ricorso alla nuova misura di sostegno al reddito derivi dall’impossibilità a recarsi al lavoro da parte dei lavoratori subordinati del settore privato  (residenti o domiciliati alla data del 2 maggio 2023 in uno dei Comuni alluvionati) l’accesso all’ammortizzatore sociale “unico” è ammesso a prescindere dalla circostanza che l’attività lavorativa si svolga all’interno o al di fuori dei territori ricompresi nel citato allegato 1. Si rammenta che, in questa circostanza, la misura di sostegno può essere richiesta dai datori di lavoro per un massimo di 15 giornate da collocare nel medesimo arco temporale che va dal 2 maggio 2023 al 31 agosto 2023.

L'Istituto ha fornito ulteriori indicazioni in materia di accesso all'ammortizzatore sociale "unico" per i datori di lavoro e per i dipendenti onterssati dagli eventi atmosferici del mese di maggio (INPS, messaggio 14 giugno 2023, n. 2215).

Dopo la circolare n. 53/2023, l'INPS torna ad occuparsi dell'ammortizzatore sociale “unico” (articolo 7, D.L. n. 61/2023), a tutela sia dei datori di lavoro sia dei lavoratori subordinati del settore privato colpiti dagli straordinari eventi alluvionali che, nel corso del mese di maggio 2023, hanno interessato, in particolare, i territori della Regione Emilia-Romagna. L'occasione questa volta è giustificata dalla necessità di fornire delle precisazioni in merito all'accesso alla misura in questione.

Innanzitutto, in riferimento al momento temporale in cui, ai fini dell’ammissione al beneficio, i lavoratori subordinati del settore privato devono essere residenti, domiciliati o risultare alle dipendenze di un datore di lavoro che ha sede legale od operativa in uno dei territori indicati nell’allegato 1 al D.L. n. 61/2023, considerato che il 1° maggio è un giorno festivo, la data deve intendersi differita al primo giorno lavorativo successivo, ovvero al 2 maggio 2023.

Per quanto riguarda, poi, l'accesso all’ammortizzatore sociale “unico” per impossibilità a prestare attività lavorativa in quanto la stessa è svolta presso datori di lavoro aventi sede legale/unità operative ubicate in uno dei comuni alluvionati, l'INPS precisa che essa, in conseguenza degli straordinari eventi atmosferici in oggetto, non deve intendersi riferita all’intero complesso aziendale, ma è sufficiente che riguardi soltanto un settore dello stesso o una singola fase/attività del processo produttivo. Si ricorda che, in questo caso, la misura di sostegno può essere richiesta dai datori di lavoro per un massimo di 90 giornate da collocare nell’arco temporale che va dal 2 maggio 2023 al 31 agosto 2023.

Infine, nel caso in cui il ricorso alla nuova misura di sostegno al reddito derivi dall’impossibilità a recarsi al lavoro da parte dei lavoratori subordinati del settore privato  (residenti o domiciliati alla data del 2 maggio 2023 in uno dei Comuni alluvionati) l’accesso all’ammortizzatore sociale “unico” è ammesso a prescindere dalla circostanza che l’attività lavorativa si svolga all’interno o al di fuori dei territori ricompresi nel citato allegato 1. Si rammenta che, in questa circostanza, la misura di sostegno può essere richiesta dai datori di lavoro per un massimo di 15 giornate da collocare nel medesimo arco temporale che va dal 2 maggio 2023 al 31 agosto 2023.

CCNL Riscossione Tributi: c’è l’ok su Premio Aziendale 2023 e flessibilità

Sottoscritto l’accordo su premio 2023 flessibilità oraria

Le sigle sindacali Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin, in data 9 giugno 2023, hanno sottoscritto il Verbale di Accordo che riguarda il Premio Aziendale per il 2023 in Agenzia delle Entrate. Il Premio è sottoposto al regime di tassazione agevolata e viene erogato con la busta paga di giugno 2024, previa certificazione del conseguimento dell’obiettivo incrementale di efficienza e produttività del lavoro. A beneficare del Premio è il personale delle Aree professionali ed i Quadri direttivi dell’Ente Pubblico Economico Agenzia delle Entrate-Riscossione, in organico alla data del 1° gennaio 2024. In linea con quanto previsto dal CCNL i parametri che vengono presi in considerazione per il 2023 sono:
– la percentuale di istanze di rateizzazioni “ordinarie” fino a 120.000 euro concesse entro 10 giorni dalla presentazione dell’istanza, rispetto al totale delle rateizzazioni concesse. L’indicatore ha lo scopo di rilevare la capacità di efficientare il processo di concessione delle rateizzazioni “ordinarie” di importi fino al limite fissato dalle disposizioni normative;
l’incidenza dei pagamenti ricevuti tramite i canali remoti messi a disposizione dall’Ente, incluso PagoPa. L’indicatore stabilisce la relazione tra il numero delle transazioni di pagamento effettuate presso i canali remoti e il montante complessivo delle transazioni di pagamento registrare per il 2023.
Per l’erogazione del Premio 2023, i tempi di concessione delle istanze di rateizzazione e dei pagamenti ricevuti tramite i canali remoti devono presentare un valore soglia di maggiore o uguale al 93% incrementale rispetto al risultato ottenuto nell’esercizio 2022 pari al 91,42%.

LIVELLO  IMPORTO 
QD4 4.040
QD3 3.422
QD2 3.050
QD1 2.870
3A4L 2.520
3A3L 2.345
3A2L 2.215
3A1L 2.100
2A3L 1.970
2A2L 1.895
2A1L 1.845
Livello Unico  1.720

Nel corso dell’incontro ci si è confrontati su tematiche importanti quali il rinnovo della polizza sanitaria in corso e la proroga fino alla fine dell’anno della flessibilità dell’orario di ingresso e della pausa pranzo. Gli ultimi due istituti sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2023.

Sottoscritto l'accordo su premio 2023 flessibilità oraria

Le sigle sindacali Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin, in data 9 giugno 2023, hanno sottoscritto il Verbale di Accordo che riguarda il Premio Aziendale per il 2023 in Agenzia delle Entrate. Il Premio è sottoposto al regime di tassazione agevolata e viene erogato con la busta paga di giugno 2024, previa certificazione del conseguimento dell’obiettivo incrementale di efficienza e produttività del lavoro. A beneficare del Premio è il personale delle Aree professionali ed i Quadri direttivi dell’Ente Pubblico Economico Agenzia delle Entrate-Riscossione, in organico alla data del 1° gennaio 2024. In linea con quanto previsto dal CCNL i parametri che vengono presi in considerazione per il 2023 sono:
- la percentuale di istanze di rateizzazioni “ordinarie” fino a 120.000 euro concesse entro 10 giorni dalla presentazione dell’istanza, rispetto al totale delle rateizzazioni concesse. L’indicatore ha lo scopo di rilevare la capacità di efficientare il processo di concessione delle rateizzazioni “ordinarie” di importi fino al limite fissato dalle disposizioni normative;
l’incidenza dei pagamenti ricevuti tramite i canali remoti messi a disposizione dall’Ente, incluso PagoPa. L’indicatore stabilisce la relazione tra il numero delle transazioni di pagamento effettuate presso i canali remoti e il montante complessivo delle transazioni di pagamento registrare per il 2023.
Per l’erogazione del Premio 2023, i tempi di concessione delle istanze di rateizzazione e dei pagamenti ricevuti tramite i canali remoti devono presentare un valore soglia di maggiore o uguale al 93% incrementale rispetto al risultato ottenuto nell’esercizio 2022 pari al 91,42%.

LIVELLO  IMPORTO 
QD4 4.040
QD3 3.422
QD2 3.050
QD1 2.870
3A4L 2.520
3A3L 2.345
3A2L 2.215
3A1L 2.100
2A3L 1.970
2A2L 1.895
2A1L 1.845
Livello Unico  1.720

Nel corso dell’incontro ci si è confrontati su tematiche importanti quali il rinnovo della polizza sanitaria in corso e la proroga fino alla fine dell’anno della flessibilità dell’orario di ingresso e della pausa pranzo. Gli ultimi due istituti sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2023.

Mancata dichiarazione IVA, comunicazioni per la promozione dell’adempimento spontaneo

Previsto l’invio di comunicazioni per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti per i quali risulta mancante la presentazione della dichiarazione IVA per il periodo d’imposta 2022, ovvero la presentazione della stessa senza la compilazione del “quadro VE” o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro (Agenzia delle entrate, provvedimento 13 giugno 2023, n. 210441).

L’Agenzia delle entrate, in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, co. 636, della Legge n. 190/2014, ha reso note le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di finanza, anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici, le informazioni relative alla presenza di fatture elettroniche, dei dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato e dei corrispettivi giornalieri trasmessi, che segnalano la possibile mancata presentazione della dichiarazione IVA per il periodo di imposta 2022 o la presentazione della stessa senza quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro, minore rispetto all’ammontare delle cessioni rilevanti ai fini IVA effettuate nello medesimo periodo d’imposta.

 

A tal riguardo, l’Agenzia invia, tramite PEC, una comunicazione al domicilio digitale dei singoli contribuenti contenente:

– il codice fiscale e la denominazione/cognome e nome del contribuente;

– il numero identificativo e la data della comunicazione, il codice atto e l’anno d’imposta;

– la data e il protocollo telematico della dichiarazione IVA trasmessa per il periodo di imposta 2022;

– la data di elaborazione della comunicazione in caso di mancata presentazione della dichiarazione IVA entro i termini prescritti.

 

Tale comunicazione è consultabile dal contribuente anche all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia, denominata “Cassetto fiscale” e dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”. Inoltre il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, può richiedere informazioni ovvero segnalare eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall’Agenzia.

 

Riguardo alle modalità con le quali è possibile regolarizzare errori o omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni stesse, è previsto che coloro che non hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2022 possono regolarizzare la posizione presentando la dichiarazione entro 90 giorni decorrenti dal 30 aprile 2023, con il versamento delle sanzioni in misura ridotta, come previsto dall’articolo 13, comma 1 lettera c), del D.Lgs. n. 472/1997.

 

I contribuenti, invece, che hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2022 senza il “quadro VE” o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi , secondo le modalità previste dall’articolo 13, comma 1 lett. a-bis), del D.Lgs. n. 472/1997, beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.

Previsto l'invio di comunicazioni per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti per i quali risulta mancante la presentazione della dichiarazione IVA per il periodo d'imposta 2022, ovvero la presentazione della stessa senza la compilazione del "quadro VE" o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro (Agenzia delle entrate, provvedimento 13 giugno 2023, n. 210441).

L’Agenzia delle entrate, in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, co. 636, della Legge n. 190/2014, ha reso note le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di finanza, anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici, le informazioni relative alla presenza di fatture elettroniche, dei dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato e dei corrispettivi giornalieri trasmessi, che segnalano la possibile mancata presentazione della dichiarazione IVA per il periodo di imposta 2022 o la presentazione della stessa senza quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro, minore rispetto all’ammontare delle cessioni rilevanti ai fini IVA effettuate nello medesimo periodo d’imposta.

 

A tal riguardo, l’Agenzia invia, tramite PEC, una comunicazione al domicilio digitale dei singoli contribuenti contenente:

- il codice fiscale e la denominazione/cognome e nome del contribuente;

- il numero identificativo e la data della comunicazione, il codice atto e l'anno d’imposta;

- la data e il protocollo telematico della dichiarazione IVA trasmessa per il periodo di imposta 2022;

- la data di elaborazione della comunicazione in caso di mancata presentazione della dichiarazione IVA entro i termini prescritti.

 

Tale comunicazione è consultabile dal contribuente anche all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia, denominata “Cassetto fiscale” e dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”. Inoltre il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, può richiedere informazioni ovvero segnalare eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall'Agenzia.

 

Riguardo alle modalità con le quali è possibile regolarizzare errori o omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni stesse, è previsto che coloro che non hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2022 possono regolarizzare la posizione presentando la dichiarazione entro 90 giorni decorrenti dal 30 aprile 2023, con il versamento delle sanzioni in misura ridotta, come previsto dall’articolo 13, comma 1 lettera c), del D.Lgs. n. 472/1997.

 

I contribuenti, invece, che hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2022 senza il "quadro VE" o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi , secondo le modalità previste dall’articolo 13, comma 1 lett. a-bis), del D.Lgs. n. 472/1997, beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.

Aggiornate le diarie in favore degli assicurati INAIL invitati fuori residenza

Le diarie giornaliere previste per gli assicurati invitati fuori residenza presso gli Uffici dell’INAIL per accertamenti medico-legali, amministrativi o per finalità terapeutiche, sono state aggiornate per l’anno 2023 (INAIL, circolare 12 giugno 2023, n. 27).

A decorrere dal 1° giugno 2023 sono cambiati gli importi riconosciuti agli assicurati INAIL che siano invitati fuori residenza presso gli Uffici dell’Istituto per accertamenti medico-legali e amministrativi o per finalità terapeutiche.

 

Infatti, la disciplina generale del trattamento economico dei predetti soggetti prevede la corresponsione di una diaria giornaliera che varia anche in base alla durata dell’assenza.

 

Con la delibera del Consiglio di amministrazione INAIL n. 115 adottata in data 15 maggio 2023, le diarie sono state aggiornate sulla base dell’indice di variazione dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati tra la media annua del 2022 e la media annua del 2021, pari al 8,1%.

 

Pertanto, con la circolare in oggetto, l’INAIL rende noti i nuovi importi risultanti dall’aggiornamento, ovvero:

 

euro 8,45 per assenza della durata di 4 ore e che obblighi a consumare un pasto fuori residenza (l’importo precedente era di euro 7,82);

 

euro 16,94 per assenza di un’intera giornata senza pernottamento (importo precedente, euro 15,67);

 

euro 33,04 per assenza di un’intera giornata con pernottamento (a fronte di un importo precedente di euro 30,56).

 

Inoltre, l’Istituto comunica che le tabelle presenti nella procedura Graiweb Prestazioni sono in corso di aggiornamento da parte della Direzione centrale per l’organizzazione digitale mediante inserimento dei nuovi importi dovuti a decorrere dal 1° giugno 2023.

 

Le diarie giornaliere previste per gli assicurati invitati fuori residenza presso gli Uffici dell'INAIL per accertamenti medico-legali, amministrativi o per finalità terapeutiche, sono state aggiornate per l'anno 2023 (INAIL, circolare 12 giugno 2023, n. 27).

A decorrere dal 1° giugno 2023 sono cambiati gli importi riconosciuti agli assicurati INAIL che siano invitati fuori residenza presso gli Uffici dell'Istituto per accertamenti medico-legali e amministrativi o per finalità terapeutiche.

 

Infatti, la disciplina generale del trattamento economico dei predetti soggetti prevede la corresponsione di una diaria giornaliera che varia anche in base alla durata dell’assenza.

 

Con la delibera del Consiglio di amministrazione INAIL n. 115 adottata in data 15 maggio 2023, le diarie sono state aggiornate sulla base dell'indice di variazione dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati tra la media annua del 2022 e la media annua del 2021, pari al 8,1%.

 

Pertanto, con la circolare in oggetto, l'INAIL rende noti i nuovi importi risultanti dall’aggiornamento, ovvero:

 

- euro 8,45 per assenza della durata di 4 ore e che obblighi a consumare un pasto fuori residenza (l'importo precedente era di euro 7,82);

 

- euro 16,94 per assenza di un'intera giornata senza pernottamento (importo precedente, euro 15,67);

 

- euro 33,04 per assenza di un'intera giornata con pernottamento (a fronte di un importo precedente di euro 30,56).

 

Inoltre, l'Istituto comunica che le tabelle presenti nella procedura Graiweb Prestazioni sono in corso di aggiornamento da parte della Direzione centrale per l’organizzazione digitale mediante inserimento dei nuovi importi dovuti a decorrere dal 1° giugno 2023.

 

Ebinter Milano: contributo a sostegno della genitorialità

La domanda per ottenere il contributo pari a 250,00 potrà essere trasmessa dal 6 giugno al 4 agosto 2023

L’Ente Bilaterale del Terziario di Milano eroga, per l’anno 2023, un contributo a favore dei dipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi, a sostegno della genitorialità. I beneficiari saranno i lavoratori a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti e i lavoratori a tempo determinato che:
– svolgano la propria attività nelle province di Milano e di Monza Brianza;
– siano in forza presso datori di lavoro in regola con il versamento delle quote contributive a EBITER Milano da almeno 12 mesi all’atto della presentazione della domanda;
– siano in forza presso datori di lavoro che applicano integralmente il CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi, sia per la c.d. parte economico – normativa sia per la c.d. parte obbligatoria.
Il contributo spetterà ad un solo genitore per ogni figlio, anche adottivo e/o in affido e a carico del richiedente, di età compresa tra gli 11 anni compiuti e i 19 anni. Il contributo, riconosciuto per l’anno 2023, sarà pari a 250,00 euro.
Per poter ottenere il sostegno economico il lavoratore dovrà accedere al link presente sul sito www.ebitermilano.it. e compilare la domanda di ammissione al sostegno economico in tutti i suoi campi.  Dopo averla compilata in tutti i suoi campi, sottoscritta e corredata dei documenti indicati nel regolamento, dovrà essere presentata all’Ente secondo le modalità indicate.
La domanda potrà essere trasmessa dal 6 giugno 2023 al 4 agosto 2023, unitamente ai documenti indicati nel regolamento, secondo le seguenti modalità:
– Raccomandata A/R indirizzata a EBiTer Milano in Corso Buenos Aires 77- 20124 – Milano, specificando sulla busta “GENITORIALITA”;
– Procedura web seguendo le indicazioni contenute nella mail ricevuta al termine della compilazione.
L’esito della stessa verrà comunicato entro il 13 ottobre 2023. L’Ente precisa inoltre che non verranno prese in considerazione domande incomplete; in tal caso il richiedente dovrà ripetere la procedura di compilazione on-line e provvedere nuovamente all’invio dell’intera documentazione.

La domanda per ottenere il contributo pari a 250,00 potrà essere trasmessa dal 6 giugno al 4 agosto 2023

L'Ente Bilaterale del Terziario di Milano eroga, per l’anno 2023, un contributo a favore dei dipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi, a sostegno della genitorialità. I beneficiari saranno i lavoratori a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti e i lavoratori a tempo determinato che:
- svolgano la propria attività nelle province di Milano e di Monza Brianza;
- siano in forza presso datori di lavoro in regola con il versamento delle quote contributive a EBITER Milano da almeno 12 mesi all’atto della presentazione della domanda;
- siano in forza presso datori di lavoro che applicano integralmente il CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi, sia per la c.d. parte economico - normativa sia per la c.d. parte obbligatoria.
Il contributo spetterà ad un solo genitore per ogni figlio, anche adottivo e/o in affido e a carico del richiedente, di età compresa tra gli 11 anni compiuti e i 19 anni. Il contributo, riconosciuto per l'anno 2023, sarà pari a 250,00 euro.
Per poter ottenere il sostegno economico il lavoratore dovrà accedere al link presente sul sito www.ebitermilano.it. e compilare la domanda di ammissione al sostegno economico in tutti i suoi campi.  Dopo averla compilata in tutti i suoi campi, sottoscritta e corredata dei documenti indicati nel regolamento, dovrà essere presentata all'Ente secondo le modalità indicate.
La domanda potrà essere trasmessa dal 6 giugno 2023 al 4 agosto 2023, unitamente ai documenti indicati nel regolamento, secondo le seguenti modalità:
- Raccomandata A/R indirizzata a EBiTer Milano in Corso Buenos Aires 77- 20124 - Milano, specificando sulla busta “GENITORIALITA”;
- Procedura web seguendo le indicazioni contenute nella mail ricevuta al termine della compilazione.
L'esito della stessa verrà comunicato entro il 13 ottobre 2023. L'Ente precisa inoltre che non verranno prese in considerazione domande incomplete; in tal caso il richiedente dovrà ripetere la procedura di compilazione on-line e provvedere nuovamente all'invio dell'intera documentazione.

CCNL Cooperative Sociali: è confronto sull’inserimento lavorativo

Le attività svolte e le figure professionali del Settore tra le tematiche affrontate

Nei giorni scorsi a Roma, presso la sede di ConfCooperative, sono andate avanti le trattative tra le OO.SS. e le Centrali Cooperative sul rinnovo del CCNL Cooperative Sociali.
Durante il confronto si è data lettura di quanto realizzato sull’inserimento lavorativo portando all’attenzione le varie attività svolte nonché l’esigenza di lavorare su alcune figure professionali coerentemente con quanto trattato nei precedenti appuntamenti.
L’assemblea, sia in ordine all’attuale articolato contrattuale e sia in ordine agli oneri economici, è stata ritenuta interlocutoria ed altresì, è servita per entrare nel merito delle questioni normative ed economiche del rinnovo.
Da ultimo, le Parti fanno sapere che la discussione continuerà il prossimo 19 giugno, entrando proprio nel merito del lavoro della Commissione Sanità, dando poi seguito ad altri incontri calendarizzati fino al mese di settembre.

Le attività svolte e le figure professionali del Settore tra le tematiche affrontate

Nei giorni scorsi a Roma, presso la sede di ConfCooperative, sono andate avanti le trattative tra le OO.SS. e le Centrali Cooperative sul rinnovo del CCNL Cooperative Sociali.
Durante il confronto si è data lettura di quanto realizzato sull'inserimento lavorativo portando all’attenzione le varie attività svolte nonché l’esigenza di lavorare su alcune figure professionali coerentemente con quanto trattato nei precedenti appuntamenti.
L'assemblea, sia in ordine all’attuale articolato contrattuale e sia in ordine agli oneri economici, è stata ritenuta interlocutoria ed altresì, è servita per entrare nel merito delle questioni normative ed economiche del rinnovo.
Da ultimo, le Parti fanno sapere che la discussione continuerà il prossimo 19 giugno, entrando proprio nel merito del lavoro della Commissione Sanità, dando poi seguito ad altri incontri calendarizzati fino al mese di settembre.