FASCHIM: prestazioni straordinarie Covid-19

Il Consiglio di Amministrazione di Faschim, il 19/01/2022, ha deliberato per i suoi iscritti una rimodulazione delle prestazioni straordinarie Covid-19.

Il Fondo di assistenza sanitaria Faschim per i lavoratori dipendenti dell’industria chimica, chimico farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e gpl, minerario e coibenti, a causa degli eventi relativi all’evoluzione della pandemia in atto, è stato costretto ad una revisione delle stime e quindi a valutare una rimodulazione dell’erogazione delle prestazioni straordinarie di isolamento domiciliare, per garantire la salvaguardia del patrimonio del Fondo nell’interesse degli associati.
Alla luce di queste considerazioni il C.d.A., per andare incontro alle esigenze e difficoltà dei propri associati ha deciso di estendere l’erogazione dell’indennità forfettaria per isolamento domiciliare anche agli associati che hanno il referto positivo da tampone rapido antigenico, per i referti con data a partire dal 1° gennaio 2022.
In considerazione di questa importante estensione e al contempo della necessaria revisione delle stime connesse all’imprevedibile impennata dei contagi, la prestazione di indennità forfettaria da isolamento domiciliare cesserà al 31 gennaio 2022.
Le prestazioni straordinarie, già previste dall’Appendice 1 al Regolamento e Tariffario 2022, sono state oggetto di delibera del CdA, sentito il parere delle Fonti Istitutive, nella seduta del 19/1/2022; è stato deliberato che:
Il pacchetto di prestazioni straordinarie ha efficacia:
-per le prestazioni al punto 3-Indennità per isolamento domiciliare esclusivamente dall’1/1/2022 fino al 31/1/2022.
-per tutte le altre prestazioni esclusivamente dall’1/1/2022 fino al 31/3/2022.
L’Appendice 2 è parte integrante del Regolamento e Tariffario 1/1/2022.

1-DIARIA PER RICOVERO (SSN) (POSITIVITA’ TAMPONE MOLECOLARE COVID-19)

In caso di ricovero ordinario con SSN, con esito al tampone molecolare positivo Covid-19, il Fondo riconosce una diaria di € 40 per ogni pernottamento a partire dalla data di certificazione del contagio (referto del tampone positivo)
E’ previsto il rimborso di un massimo di 50 pernottamenti nel corso del periodo di validità della presente prestazione straordinaria.

2-DIARIA PER RICOVERO (SSN) IN TERAPIA INTENSIVA (POSITIVITA’ TAMPONE MOLECOLARE COVID-19)

In caso di ricovero ordinario con SSN in terapia intensiva, con esito al tampone molecolare positivo Covid-19, il Fondo riconosce una diaria di € 60 per ogni pernottamento con certificazione del contagio (referto del tampone molecolare positivo) a partire dalla data di degenza in terapia intensiva.
E’ previsto il rimborso di un massimo di 50 pernottamenti nel corso del periodo di validità della presente prestazione straordinaria.

3-INDENNITA’ PER ISOLAMENTO DOMICILIARE (POSITIVITÀ’ TAMPONE MOLECOLARE/ANTIGENICO COVID-19)

In caso di isolamento domiciliare, secondo le prescrizioni dei sanitari, a seguito di positività al virus (esito al tampone molecolare/antigenico positivo Covid-19), il Fondo riconosce una indennità forfettaria di euro 200.
Le prestazioni sono erogabili per un solo evento nel periodo.
Le prestazioni non sono erogabili ad associati che abbiano già beneficiato di un’erogazione per diaria da isolamento domiciliare nel periodo 1/2/2020-31/12/2021

4-INDENNITA’ POST RICOVERO (SSN) (POSITIVITA’ TAMPONE MOLECOLARE COVID-19)

Successivamente all’erogazione della prestazione di cui al punto 1 – DIARIA PER RICOVERO (SSN) (POSITIVITA’ TAMPONE MOLECOLARE COVID-19) il Fondo riconosce in automatico anche una indennità forfettaria di € 500.
La prestazione è erogabile una sola volta all’interno del periodo di efficacia delle prestazioni straordinarie.

5-INDENNITA’ POST RICOVERO (SSN) IN TERAPIA INTENSIVA (POSITIVITA’ TAMPONE MOLECOLARE COVID-19)

Successivamente all’erogazione della prestazione di cui al punto 2 – DIARIA PER RICOVERO (SSN) IN TERAPIA INTENSIVA (POSITIVITA’ TAMPONE MOLECOLARE COVID-19), il Fondo riconosce in automatico anche una indennità forfettaria di € 2.000.
La prestazione è erogabile una sola volta all’interno del periodo di efficacia delle prestazioni straordinarie. L’indennità non è cumulabile con l’indennità di cui al punto 4 all’interno del medesimo ricovero.

6-PRESTAZIONI POST RICOVERO

In caso di ricovero ospedaliero che ha comportato una diagnosi COVID con data di dimissione compresa nel periodo dal 1/7/2021 al 31/3/2022 e di cui è stata riconosciuta dal Fondo la diaria per ricovero di cui ai punti 1 e 2, sono usufruibili le prestazioni aggiuntive indicate nell’elenco (allegato all’appendice) secondo quanto di seguito previsto.
Il fondo rimborsa l’80% dei costi sostenuti relativi alle prestazioni riportate nell’elenco ed entro il massimale di 1.000 euro.

Il Consiglio di Amministrazione di Faschim, il 19/01/2022, ha deliberato per i suoi iscritti una rimodulazione delle prestazioni straordinarie Covid-19.

Il Fondo di assistenza sanitaria Faschim per i lavoratori dipendenti dell'industria chimica, chimico farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e gpl, minerario e coibenti, a causa degli eventi relativi all'evoluzione della pandemia in atto, è stato costretto ad una revisione delle stime e quindi a valutare una rimodulazione dell'erogazione delle prestazioni straordinarie di isolamento domiciliare, per garantire la salvaguardia del patrimonio del Fondo nell'interesse degli associati.
Alla luce di queste considerazioni il C.d.A., per andare incontro alle esigenze e difficoltà dei propri associati ha deciso di estendere l'erogazione dell'indennità forfettaria per isolamento domiciliare anche agli associati che hanno il referto positivo da tampone rapido antigenico, per i referti con data a partire dal 1° gennaio 2022.
In considerazione di questa importante estensione e al contempo della necessaria revisione delle stime connesse all'imprevedibile impennata dei contagi, la prestazione di indennità forfettaria da isolamento domiciliare cesserà al 31 gennaio 2022.
Le prestazioni straordinarie, già previste dall'Appendice 1 al Regolamento e Tariffario 2022, sono state oggetto di delibera del CdA, sentito il parere delle Fonti Istitutive, nella seduta del 19/1/2022; è stato deliberato che:
Il pacchetto di prestazioni straordinarie ha efficacia:
-per le prestazioni al punto 3-Indennità per isolamento domiciliare esclusivamente dall'1/1/2022 fino al 31/1/2022.
-per tutte le altre prestazioni esclusivamente dall'1/1/2022 fino al 31/3/2022.
L'Appendice 2 è parte integrante del Regolamento e Tariffario 1/1/2022.

1-DIARIA PER RICOVERO (SSN) (POSITIVITA’ TAMPONE MOLECOLARE COVID-19)

In caso di ricovero ordinario con SSN, con esito al tampone molecolare positivo Covid-19, il Fondo riconosce una diaria di € 40 per ogni pernottamento a partire dalla data di certificazione del contagio (referto del tampone positivo)
E' previsto il rimborso di un massimo di 50 pernottamenti nel corso del periodo di validità della presente prestazione straordinaria.

2-DIARIA PER RICOVERO (SSN) IN TERAPIA INTENSIVA (POSITIVITA’ TAMPONE MOLECOLARE COVID-19)

In caso di ricovero ordinario con SSN in terapia intensiva, con esito al tampone molecolare positivo Covid-19, il Fondo riconosce una diaria di € 60 per ogni pernottamento con certificazione del contagio (referto del tampone molecolare positivo) a partire dalla data di degenza in terapia intensiva.
E' previsto il rimborso di un massimo di 50 pernottamenti nel corso del periodo di validità della presente prestazione straordinaria.

3-INDENNITA’ PER ISOLAMENTO DOMICILIARE (POSITIVITÀ’ TAMPONE MOLECOLARE/ANTIGENICO COVID-19)

In caso di isolamento domiciliare, secondo le prescrizioni dei sanitari, a seguito di positività al virus (esito al tampone molecolare/antigenico positivo Covid-19), il Fondo riconosce una indennità forfettaria di euro 200.
Le prestazioni sono erogabili per un solo evento nel periodo.
Le prestazioni non sono erogabili ad associati che abbiano già beneficiato di un'erogazione per diaria da isolamento domiciliare nel periodo 1/2/2020-31/12/2021

4-INDENNITA’ POST RICOVERO (SSN) (POSITIVITA’ TAMPONE MOLECOLARE COVID-19)

Successivamente all'erogazione della prestazione di cui al punto 1 - DIARIA PER RICOVERO (SSN) (POSITIVITA' TAMPONE MOLECOLARE COVID-19) il Fondo riconosce in automatico anche una indennità forfettaria di € 500.
La prestazione è erogabile una sola volta all'interno del periodo di efficacia delle prestazioni straordinarie.

5-INDENNITA’ POST RICOVERO (SSN) IN TERAPIA INTENSIVA (POSITIVITA’ TAMPONE MOLECOLARE COVID-19)

Successivamente all'erogazione della prestazione di cui al punto 2 - DIARIA PER RICOVERO (SSN) IN TERAPIA INTENSIVA (POSITIVITA' TAMPONE MOLECOLARE COVID-19), il Fondo riconosce in automatico anche una indennità forfettaria di € 2.000.
La prestazione è erogabile una sola volta all'interno del periodo di efficacia delle prestazioni straordinarie. L'indennità non è cumulabile con l'indennità di cui al punto 4 all'interno del medesimo ricovero.

6-PRESTAZIONI POST RICOVERO

In caso di ricovero ospedaliero che ha comportato una diagnosi COVID con data di dimissione compresa nel periodo dal 1/7/2021 al 31/3/2022 e di cui è stata riconosciuta dal Fondo la diaria per ricovero di cui ai punti 1 e 2, sono usufruibili le prestazioni aggiuntive indicate nell'elenco (allegato all'appendice) secondo quanto di seguito previsto.
Il fondo rimborsa l'80% dei costi sostenuti relativi alle prestazioni riportate nell'elenco ed entro il massimale di 1.000 euro.

AZIENDE TERMALI: Prorogata la vigenza del CCNL

Firmato il 20/1/2022, tra FEDERTERME e FISASCAT-CISL e UILTUCS-UIL, l’accordo per la proroga della vigenza del CCNL 24/1/2018 per i dipendenti da Aziende Termali

FEDERTERME, FISASCAT-CISL e UILTUCS, si sono incontrate per discutere la vigenza del CCNL Terme 24/1/2018 scaduto il 30/6/2020.

Le Parti, premesso che il grave stato di crisi conseguente alla perdurante pandemia da Covid-19 – che ha coinvolto in maniera molto significativa anche il settore termale – fa sì che non sussistano, al momento, le condizioni minime per un proficuo avvio del confronto per il rinnovo del Contratto in questione, hanno concordato di prorogare la validità e l’efficacia del CCNL per i lavoratori dipendenti delle aziende termali del 24/1/2018 fino al 30/6/2022, data oltre la quale il contratto verrà a scadere senza necessità di ulteriori comunicazioni.

Firmato il 20/1/2022, tra FEDERTERME e FISASCAT-CISL e UILTUCS-UIL, l’accordo per la proroga della vigenza del CCNL 24/1/2018 per i dipendenti da Aziende Termali

FEDERTERME, FISASCAT-CISL e UILTUCS, si sono incontrate per discutere la vigenza del CCNL Terme 24/1/2018 scaduto il 30/6/2020.

Le Parti, premesso che il grave stato di crisi conseguente alla perdurante pandemia da Covid-19 - che ha coinvolto in maniera molto significativa anche il settore termale - fa sì che non sussistano, al momento, le condizioni minime per un proficuo avvio del confronto per il rinnovo del Contratto in questione, hanno concordato di prorogare la validità e l’efficacia del CCNL per i lavoratori dipendenti delle aziende termali del 24/1/2018 fino al 30/6/2022, data oltre la quale il contratto verrà a scadere senza necessità di ulteriori comunicazioni.

Nuove retribuzioni per i dipendenti dell’industria della gomma e plastica

 

Previste, dal 1 gennaio 2022, nuove retribuzioni per gli addetti all’industria della gomma cavi elettrici ed affini e all’industria delle materie plastiche

Federgomma ricorda che, in base agli adempimenti previsti dal CCNL 16/9/2020, con decorrenza 1° gennaio 2022, spetta il seguente trattamento economico minimo.
La tranche di aumenti è prevista nelle misure che seguono

LIV

Dal 1/1/2022

I 24,77
H 27,55
G 28,89
F 31,00
E 31,82
D 33,16
C 33,58
B 34,03
A 36,07
Q 38,31

I nuovi minimi saranno pertanto i seguenti:

LIV

Dal 1/1/2022

I 1.444,57
H 1.606,82
G 1.684,95
F 1.808,12
E 1.856,16
D 1.934,23
C 1.958,84
B 1.984,90
A 2.104,00
Q 2.234,58

Indennità sostitutiva del premio di risultato
A partire dal 1° gennaio 2022, l’indennità sostitutiva del premio di risultato sarà erogata in tutte le realtà aziendali che, nei tre anni precedenti, non abbiano realizzato o applicato la contrattazione del premio di risultato.

 

Previste, dal 1 gennaio 2022, nuove retribuzioni per gli addetti all’industria della gomma cavi elettrici ed affini e all’industria delle materie plastiche

Federgomma ricorda che, in base agli adempimenti previsti dal CCNL 16/9/2020, con decorrenza 1° gennaio 2022, spetta il seguente trattamento economico minimo.
La tranche di aumenti è prevista nelle misure che seguono

LIV

Dal 1/1/2022

I 24,77
H 27,55
G 28,89
F 31,00
E 31,82
D 33,16
C 33,58
B 34,03
A 36,07
Q 38,31

I nuovi minimi saranno pertanto i seguenti:

LIV

Dal 1/1/2022

I 1.444,57
H 1.606,82
G 1.684,95
F 1.808,12
E 1.856,16
D 1.934,23
C 1.958,84
B 1.984,90
A 2.104,00
Q 2.234,58

Indennità sostitutiva del premio di risultato
A partire dal 1° gennaio 2022, l’indennità sostitutiva del premio di risultato sarà erogata in tutte le realtà aziendali che, nei tre anni precedenti, non abbiano realizzato o applicato la contrattazione del premio di risultato.

INPS: redditi per incarichi conferiti ai pensionati

Essendo stati prorogati al 31 marzo 2022 gli incarichi conferiti ai pensionati per fare fronte all’emergenza sanitaria da COVID-19, i redditi percepiti continuano a essere cumulabili con i trattamenti pensionistici (Messaggio Inps n. 298/2022).

Il. decreto Milleproroghe 2022, entrato in vigore il 31 dicembre 2021, prevede un differimento dei termini relativi alla disciplina transitoria, per fare fronte all’emergenza da COVID-19, in materia di conferimento di incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a dirigenti medici, veterinari e sanitari, nonché al personale del ruolo sanitario del comparto sanità e degli operatori socio-sanitari collocati in quiescenza.
In particolare, con riferimento alla tipologia di incarichi e alla platea dei destinatari di cui sopra, è stato stabilito che il termine previsto dal decreto Cura Italia, è prorogato al 31 marzo 2022.
La particolare disciplina del cumulo tra la remunerazione dell’incarico di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, conferito ai sensi del decreto Cura Italia, e il trattamento pensionistico continua a trovare applicazione anche per il primo trimestre dell’anno 2022.
Si rammenta, inoltre, che agli incarichi in questione, per effetto di quanto dispone l’ultimo periodo dell’articolo 2-bis, comma 5, del decreto Cura Italia, non si applica l’incumulabilità tra redditi da lavoro autonomo e trattamento pensionistico (c.d. quota 100).
Con il presente messaggio si comunica che, sotto il profilo pensionistico, per effetto del differimento dei termini al 31 marzo 2022, fino a tale data i redditi percepiti a seguito degli incarichi conferiti ai sensi del decreto Cura Italia continuano a essere cumulabili con i trattamenti pensionistici, compreso il trattamento pensionistico c.d. quota 100, ad eccezione dei trattamenti di pensione ai lavoratori c.d. precoci.

Essendo stati prorogati al 31 marzo 2022 gli incarichi conferiti ai pensionati per fare fronte all’emergenza sanitaria da COVID-19, i redditi percepiti continuano a essere cumulabili con i trattamenti pensionistici (Messaggio Inps n. 298/2022).

Il. decreto Milleproroghe 2022, entrato in vigore il 31 dicembre 2021, prevede un differimento dei termini relativi alla disciplina transitoria, per fare fronte all’emergenza da COVID-19, in materia di conferimento di incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a dirigenti medici, veterinari e sanitari, nonché al personale del ruolo sanitario del comparto sanità e degli operatori socio-sanitari collocati in quiescenza.
In particolare, con riferimento alla tipologia di incarichi e alla platea dei destinatari di cui sopra, è stato stabilito che il termine previsto dal decreto Cura Italia, è prorogato al 31 marzo 2022.
La particolare disciplina del cumulo tra la remunerazione dell’incarico di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, conferito ai sensi del decreto Cura Italia, e il trattamento pensionistico continua a trovare applicazione anche per il primo trimestre dell’anno 2022.
Si rammenta, inoltre, che agli incarichi in questione, per effetto di quanto dispone l’ultimo periodo dell’articolo 2-bis, comma 5, del decreto Cura Italia, non si applica l’incumulabilità tra redditi da lavoro autonomo e trattamento pensionistico (c.d. quota 100).
Con il presente messaggio si comunica che, sotto il profilo pensionistico, per effetto del differimento dei termini al 31 marzo 2022, fino a tale data i redditi percepiti a seguito degli incarichi conferiti ai sensi del decreto Cura Italia continuano a essere cumulabili con i trattamenti pensionistici, compreso il trattamento pensionistico c.d. quota 100, ad eccezione dei trattamenti di pensione ai lavoratori c.d. precoci.

INAIL: assicurazione obbligatoria per l’orchestra lirico-sinfonica

INAIL: assicurazione obbligatoria per l’orchestra lirico-sinfonica

Forniti i chiarimenti sull’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali del personale orchestrale dipendente delle fondazioni lirico-sinfoniche. (INAIL – Circolare 20 gennaio 2022, n. 6)

Dal 1° gennaio 2022 l’obbligo dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, disciplinata dal testo unico di cui al dpr n. 1124/1965, è esteso anche ai lavoratori autonomi iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo (art. 66, decreto-legge n. 73/2021 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 106/2021).
L’obbligo della medesima assicurazione decorrere, invece, dal 25 luglio 2021 per il personale orchestrale delle fondazioni lirico-sinfoniche.
A riguardo sono state dettate disposizioni per la definizione delle situazioni pregresse riguardanti le fondazioni lirico-sinfoniche con riferimento ai premi versati e alle prestazioni erogate prima del 25 luglio 2021, ai premi dovuti per gli eventi lesivi accaduti prima della medesima data che comportino un indennizzo da parte dell’Inail e ai giudizi pendenti.
Le disposizioni relative all’obbligo assicurativo stabilite per il personale orchestrale delle fondazioni lirico-sinfoniche valgano anche per le Istituzioni concertistiche-orchestrali.
L’obbligo assicurativo decorre dal 25 luglio 2021. Pertanto la tutela assicurativa, per i soggetti finora non assicurati, opera per gli infortuni sul lavoro accaduti e le malattie professionali denunciate dal 25 luglio 2021.
Per i soggetti già assicurati in base alle disposizioni previgenti, l’assicurazione opera senza soluzione di continuità sulla base dei rapporti assicurativi già in essere.
Negli ultimi anni la contrattazione collettiva nazionale di categoria ha previsto espressamente l’assicurazione del complesso orchestrale all’Inail. L’art. 66, comma 5, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, è intervenuto, infine, con una disposizione specifica che stabilisce, a decorrere dal 25 luglio 2021, l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali per il personale orchestrale delle fondazioni lirico-sinfoniche, compreso quello operante all’interno del golfo mistico, a prescindere da qualsiasi accertamento in merito alla sussistenza del rischio ambientale.
La norma chiarisce pertanto definitivamente il diritto alla tutela assicurativa del personale orchestrale delle fondazioni lirico-sinfoniche, ponendo fine ai contenziosi ancora pendenti.
Inoltre, poiché il comma 4, del medesimo articolo 66, ha esteso l’assicurazione dal 1° gennaio 2022 anche ai lavoratori autonomi iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo gestito dall’Inps, per quanto riguarda l’obbligo assicurativo sono da considerarsi ormai superate per effetto della normativa sopravvenuta le distinzioni tra rapporti di lavoro subordinato, rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e rapporti di lavoro autonomo.

Situazioni pregresse e giudizi pendenti

I premi versati e le prestazioni erogate anteriormente alla data del 25 luglio 2021 restano salvi e conservano la loro efficacia.
Per i periodi antecedenti alla predetta data, nel caso di evento occorso che comporti un indennizzo da parte dell’INAIL, sono comunque dovuti, a decorrere dalla data dell’evento stesso, i premi relativi alla specifica posizione assicurativa, senza applicazione di sanzioni e interessi.
Restano validi e conservano la loro efficacia i rapporti assicurativi già instaurati tra le Fondazioni lirico-sinfoniche e l’Inail prima del 25 luglio 2021, facendo salvi i premi versati e le prestazioni erogate anteriormente a tale data.
Per i periodi assicurativi antecedenti il 25 luglio 2021, oggetto di contenzioso, sono comunque dovuti i premi assicurativi afferenti i medesimi periodi assicurativi pregressi qualora si siano verificati infortuni sul lavoro o malattie professionali che comportino l’erogazione di indennizzo da parte dell’Inail.
In questo caso i premi assicurativi sono dovuti a decorrere dalla data del primo evento lesivo indennizzato senza tuttavia l’applicazione di sanzioni e interessi.
I giudizi pendenti alla data del 25 luglio 2021 sono dichiarati estinti d’ufficio con compensazione delle spese tra le parti. I provvedimenti giudiziari non ancora passati in giudicato restano privi di effetto.

Classificazione tariffaria

A decorrere dal periodo di paga di settembre 2017 alle Fondazioni liricosinfoniche, esercenti le attività di cui al codice ATECO 2007 90.04.00 Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche comprese nel codice 90.04 Gestione di strutture artistiche, l’Inps attribuisce lo specifico Codice Statistico Contributivo (CSC) 1.18.09, per differenziarle dagli altri soggetti con il medesimo codice ATECO 2007 90.04.00 ai quali è abbinato il CSC 1.18.08.
Poiché il soggetto assicurante deve essere inquadrato in una delle gestioni tariffarie, la classificazione operata dall’Inps comporta l’applicazione della corrispondente gestione tariffaria.
Pertanto le posizioni assicurative territoriali riferite alle predette Fondazioni liricosinfoniche per l’attività di Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche devono essere inquadrate ai fini Inail nella gestione tariffaria Industria, sia delle tariffe dei premi in vigore dal 1° gennaio 2019, sia delle tariffe dei premi in vigore dal 1° gennaio 2000 approvate con il decreto interministeriale 12 dicembre 2000.
Nelle suddette posizioni assicurative territoriali è assicurato il personale soggetto all’obbligo assicurativo nei confronti dell’Inail, costituito generalmente:
1. dal personale amministrativo per l’attività d’ufficio classificata a sé stante attualmente alla voce di tariffa 0722 (comprendente dal 1° gennaio 2019 l’eventuale uso del veicolo personalmente condotto per l’accesso ad altri uffici);
2. dal restante personale, compreso quello artistico, per l’allestimento, la prova o l’esecuzione di pubblici spettacoli, attività classificata alla voce di tariffa 0541, la cui declaratoria comprende le sale teatrali, le sale da concerto e da orchestra.
Sono compresi nel riferimento tariffario le operazioni di cassa, l’uso del veicolo personalmente condotto, le attività svolte dal personale di spettacolo, di servizio, di manutenzione degli impianti, di sorveglianza non armata anche degli accessi e delle modalità di utilizzo degli impianti. Si ricorda inoltre che l’attività del personale con mansioni operative generiche o di servizio (per esempio uscieri, fattorini, portieri, autisti, addetti alla piccola e generica manutenzione), svolte nell’ambito delle attività aziendali e a supporto di queste, se condotte dal medesimo datore di lavoro, rispondono alle condizioni di sussidiarietà o di complementarietà e seguono quindi il riferimento classificativo della lavorazione principale, in questo caso la voce 0541. Non è quindi applicabile la voce 0721.
3. dal personale impegnato in corsi di istruzione e di formazione professionale e in tirocini formativi, stage e simili, ove tale attività sia esercitata, classificato insieme ai tirocinanti alla voce 0610 della vigente tariffa Industria, con esclusione dei corsi che comportano partecipazione alle lavorazioni esercitate dall’azienda, nel qual caso si applica la voce 0640.
Il personale orchestrale deve quindi essere assicurato alla voce 0541 della gestione Industria.
Eventuali classificazioni difformi riguardanti il personale delle Fondazioni liricosinfoniche devono essere immediatamente sanate applicando con decorrenza non retroattiva i corretti riferimenti tariffari indicati.
Si precisa che la voce 0511 della tariffa Industria riguardante le aziende che si occupano di cinematografia, produzione di film, cortometraggi e inserti pubblicitari, nella quale rientrano anche i teatri di posa e il noleggio di mezzi tecnici per la cinematografia e che comprende le attività svolte dal personale di spettacolo, di servizio, di manutenzione degli impianti e di sorveglianza non armata (i servizi di sorveglianza resi da guardie giurate sono infatti da riferire al sottogruppo 0710) differisce dalla voce 0541 in quanto la peculiarità delle attività comprese in quest’ultima voce è che il pubblico assiste agli eventi, in piedi o seduto, pur senza interagire fisicamente con macchine, mezzi o strutture in movimento.
Con riguardo alla voce 0541 delle tariffe 2019, il cui contenuto è rimasto invariato rispetto alle tariffe 2000, si sottolinea, inoltre, che per le sale cinematografiche, teatrali, da concerto e da orchestra sono da considerarsi attività connesse, e quindi riferibili a questa voce, i servizi di guardaroba, di vendita di generi alimentari vari (quali popcorn, zucchero filato, caramelle, cioccolate, gelati, bibite in lattina, ecc.) e di somministrazione di bevande e alimenti.

Personale orchestrale ancora non assicurato alla data del 25 luglio 2021

Per regolarizzare la situazione del personale orchestrale ove non già assicurato, le Fondazioni lirico-sinfoniche interessate devono indicare nella dichiarazione delle retribuzioni, da presentare entro il 28 febbraio 2022 per l’autoliquidazione 2021/2022, le relative retribuzioni afferenti il periodo dal 25 luglio 2021 al 31 dicembre 2021, sommandole a quelle del restante personale artistico già assicurato alla voce 0541 della tariffa premi Industria e provvedere al versamento dei premi di autoliquidazione complessivamente dovuti per tutte le PAT indicate nelle basi di calcolo entro le scadenze di legge.
Nulla varia per le Fondazioni lirico-sinfoniche che hanno già provveduto negli anni scorsi ad assicurare all’Inail il personale orchestrale, nel senso che le retribuzioni del personale in questione dovranno essere denunciate, come di consueto, unitamente a quelle del restante personale classificato alla medesima voce di tariffa, in occasione della prossima autoliquidazione, con il relativo versamento dei premi.
Per facilitare la regolarizzazione ed evitare per il futuro la contestazione di evasioni dell’obbligo assicurativo è opportuno che le Sedi prendano contatti con le Fondazioni lirico-sinfoniche operanti nel territorio di competenza per illustrare compiutamente i contenuti della presente circolare.

Definizione delle situazioni pregresse e dei giudizi pendenti al 25 luglio 2021

Le Sedi e le Avvocature dell’Inail devono completare con urgenza l’esame delle situazioni pregresse delle Fondazioni lirico-sinfoniche, soprattutto in relazione ai giudizi pendenti alla data del 25 luglio 2021.
Non appena il giudice provvederà a dichiarare estinti d’ufficio i giudizi aventi a oggetto l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali del personale orchestrale delle fondazioni lirico-sinfoniche, con compensazione delle spese tra le parti, le Sedi potranno procedere alla revoca della sospensione delle cartelle di pagamento già emesse e allo sgravio manuale delle stesse.
Le spese di notifica delle cartelle affidate ad Agenzia delle Entrate Riscossione restano a carico dell’Inail.

INAIL: assicurazione obbligatoria per l'orchestra lirico-sinfonica

Forniti i chiarimenti sull’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali del personale orchestrale dipendente delle fondazioni lirico-sinfoniche. (INAIL - Circolare 20 gennaio 2022, n. 6)

Dal 1° gennaio 2022 l'obbligo dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, disciplinata dal testo unico di cui al dpr n. 1124/1965, è esteso anche ai lavoratori autonomi iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo (art. 66, decreto-legge n. 73/2021 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 106/2021).
L’obbligo della medesima assicurazione decorrere, invece, dal 25 luglio 2021 per il personale orchestrale delle fondazioni lirico-sinfoniche.
A riguardo sono state dettate disposizioni per la definizione delle situazioni pregresse riguardanti le fondazioni lirico-sinfoniche con riferimento ai premi versati e alle prestazioni erogate prima del 25 luglio 2021, ai premi dovuti per gli eventi lesivi accaduti prima della medesima data che comportino un indennizzo da parte dell'Inail e ai giudizi pendenti.
Le disposizioni relative all’obbligo assicurativo stabilite per il personale orchestrale delle fondazioni lirico-sinfoniche valgano anche per le Istituzioni concertistiche-orchestrali.
L’obbligo assicurativo decorre dal 25 luglio 2021. Pertanto la tutela assicurativa, per i soggetti finora non assicurati, opera per gli infortuni sul lavoro accaduti e le malattie professionali denunciate dal 25 luglio 2021.
Per i soggetti già assicurati in base alle disposizioni previgenti, l’assicurazione opera senza soluzione di continuità sulla base dei rapporti assicurativi già in essere.
Negli ultimi anni la contrattazione collettiva nazionale di categoria ha previsto espressamente l’assicurazione del complesso orchestrale all’Inail. L’art. 66, comma 5, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, è intervenuto, infine, con una disposizione specifica che stabilisce, a decorrere dal 25 luglio 2021, l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali per il personale orchestrale delle fondazioni lirico-sinfoniche, compreso quello operante all'interno del golfo mistico, a prescindere da qualsiasi accertamento in merito alla sussistenza del rischio ambientale.
La norma chiarisce pertanto definitivamente il diritto alla tutela assicurativa del personale orchestrale delle fondazioni lirico-sinfoniche, ponendo fine ai contenziosi ancora pendenti.
Inoltre, poiché il comma 4, del medesimo articolo 66, ha esteso l’assicurazione dal 1° gennaio 2022 anche ai lavoratori autonomi iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo gestito dall’Inps, per quanto riguarda l’obbligo assicurativo sono da considerarsi ormai superate per effetto della normativa sopravvenuta le distinzioni tra rapporti di lavoro subordinato, rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e rapporti di lavoro autonomo.

Situazioni pregresse e giudizi pendenti

I premi versati e le prestazioni erogate anteriormente alla data del 25 luglio 2021 restano salvi e conservano la loro efficacia.
Per i periodi antecedenti alla predetta data, nel caso di evento occorso che comporti un indennizzo da parte dell'INAIL, sono comunque dovuti, a decorrere dalla data dell'evento stesso, i premi relativi alla specifica posizione assicurativa, senza applicazione di sanzioni e interessi.
Restano validi e conservano la loro efficacia i rapporti assicurativi già instaurati tra le Fondazioni lirico-sinfoniche e l’Inail prima del 25 luglio 2021, facendo salvi i premi versati e le prestazioni erogate anteriormente a tale data.
Per i periodi assicurativi antecedenti il 25 luglio 2021, oggetto di contenzioso, sono comunque dovuti i premi assicurativi afferenti i medesimi periodi assicurativi pregressi qualora si siano verificati infortuni sul lavoro o malattie professionali che comportino l’erogazione di indennizzo da parte dell’Inail.
In questo caso i premi assicurativi sono dovuti a decorrere dalla data del primo evento lesivo indennizzato senza tuttavia l’applicazione di sanzioni e interessi.
I giudizi pendenti alla data del 25 luglio 2021 sono dichiarati estinti d'ufficio con compensazione delle spese tra le parti. I provvedimenti giudiziari non ancora passati in giudicato restano privi di effetto.

Classificazione tariffaria

A decorrere dal periodo di paga di settembre 2017 alle Fondazioni liricosinfoniche, esercenti le attività di cui al codice ATECO 2007 90.04.00 Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche comprese nel codice 90.04 Gestione di strutture artistiche, l’Inps attribuisce lo specifico Codice Statistico Contributivo (CSC) 1.18.09, per differenziarle dagli altri soggetti con il medesimo codice ATECO 2007 90.04.00 ai quali è abbinato il CSC 1.18.08.
Poiché il soggetto assicurante deve essere inquadrato in una delle gestioni tariffarie, la classificazione operata dall’Inps comporta l’applicazione della corrispondente gestione tariffaria.
Pertanto le posizioni assicurative territoriali riferite alle predette Fondazioni liricosinfoniche per l’attività di Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche devono essere inquadrate ai fini Inail nella gestione tariffaria Industria, sia delle tariffe dei premi in vigore dal 1° gennaio 2019, sia delle tariffe dei premi in vigore dal 1° gennaio 2000 approvate con il decreto interministeriale 12 dicembre 2000.
Nelle suddette posizioni assicurative territoriali è assicurato il personale soggetto all’obbligo assicurativo nei confronti dell’Inail, costituito generalmente:
1. dal personale amministrativo per l’attività d’ufficio classificata a sé stante attualmente alla voce di tariffa 0722 (comprendente dal 1° gennaio 2019 l’eventuale uso del veicolo personalmente condotto per l’accesso ad altri uffici);
2. dal restante personale, compreso quello artistico, per l'allestimento, la prova o l'esecuzione di pubblici spettacoli, attività classificata alla voce di tariffa 0541, la cui declaratoria comprende le sale teatrali, le sale da concerto e da orchestra.
Sono compresi nel riferimento tariffario le operazioni di cassa, l’uso del veicolo personalmente condotto, le attività svolte dal personale di spettacolo, di servizio, di manutenzione degli impianti, di sorveglianza non armata anche degli accessi e delle modalità di utilizzo degli impianti. Si ricorda inoltre che l’attività del personale con mansioni operative generiche o di servizio (per esempio uscieri, fattorini, portieri, autisti, addetti alla piccola e generica manutenzione), svolte nell’ambito delle attività aziendali e a supporto di queste, se condotte dal medesimo datore di lavoro, rispondono alle condizioni di sussidiarietà o di complementarietà e seguono quindi il riferimento classificativo della lavorazione principale, in questo caso la voce 0541. Non è quindi applicabile la voce 0721.
3. dal personale impegnato in corsi di istruzione e di formazione professionale e in tirocini formativi, stage e simili, ove tale attività sia esercitata, classificato insieme ai tirocinanti alla voce 0610 della vigente tariffa Industria, con esclusione dei corsi che comportano partecipazione alle lavorazioni esercitate dall’azienda, nel qual caso si applica la voce 0640.
Il personale orchestrale deve quindi essere assicurato alla voce 0541 della gestione Industria.
Eventuali classificazioni difformi riguardanti il personale delle Fondazioni liricosinfoniche devono essere immediatamente sanate applicando con decorrenza non retroattiva i corretti riferimenti tariffari indicati.
Si precisa che la voce 0511 della tariffa Industria riguardante le aziende che si occupano di cinematografia, produzione di film, cortometraggi e inserti pubblicitari, nella quale rientrano anche i teatri di posa e il noleggio di mezzi tecnici per la cinematografia e che comprende le attività svolte dal personale di spettacolo, di servizio, di manutenzione degli impianti e di sorveglianza non armata (i servizi di sorveglianza resi da guardie giurate sono infatti da riferire al sottogruppo 0710) differisce dalla voce 0541 in quanto la peculiarità delle attività comprese in quest’ultima voce è che il pubblico assiste agli eventi, in piedi o seduto, pur senza interagire fisicamente con macchine, mezzi o strutture in movimento.
Con riguardo alla voce 0541 delle tariffe 2019, il cui contenuto è rimasto invariato rispetto alle tariffe 2000, si sottolinea, inoltre, che per le sale cinematografiche, teatrali, da concerto e da orchestra sono da considerarsi attività connesse, e quindi riferibili a questa voce, i servizi di guardaroba, di vendita di generi alimentari vari (quali popcorn, zucchero filato, caramelle, cioccolate, gelati, bibite in lattina, ecc.) e di somministrazione di bevande e alimenti.

Personale orchestrale ancora non assicurato alla data del 25 luglio 2021

Per regolarizzare la situazione del personale orchestrale ove non già assicurato, le Fondazioni lirico-sinfoniche interessate devono indicare nella dichiarazione delle retribuzioni, da presentare entro il 28 febbraio 2022 per l’autoliquidazione 2021/2022, le relative retribuzioni afferenti il periodo dal 25 luglio 2021 al 31 dicembre 2021, sommandole a quelle del restante personale artistico già assicurato alla voce 0541 della tariffa premi Industria e provvedere al versamento dei premi di autoliquidazione complessivamente dovuti per tutte le PAT indicate nelle basi di calcolo entro le scadenze di legge.
Nulla varia per le Fondazioni lirico-sinfoniche che hanno già provveduto negli anni scorsi ad assicurare all’Inail il personale orchestrale, nel senso che le retribuzioni del personale in questione dovranno essere denunciate, come di consueto, unitamente a quelle del restante personale classificato alla medesima voce di tariffa, in occasione della prossima autoliquidazione, con il relativo versamento dei premi.
Per facilitare la regolarizzazione ed evitare per il futuro la contestazione di evasioni dell’obbligo assicurativo è opportuno che le Sedi prendano contatti con le Fondazioni lirico-sinfoniche operanti nel territorio di competenza per illustrare compiutamente i contenuti della presente circolare.

Definizione delle situazioni pregresse e dei giudizi pendenti al 25 luglio 2021

Le Sedi e le Avvocature dell’Inail devono completare con urgenza l’esame delle situazioni pregresse delle Fondazioni lirico-sinfoniche, soprattutto in relazione ai giudizi pendenti alla data del 25 luglio 2021.
Non appena il giudice provvederà a dichiarare estinti d'ufficio i giudizi aventi a oggetto l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali del personale orchestrale delle fondazioni lirico-sinfoniche, con compensazione delle spese tra le parti, le Sedi potranno procedere alla revoca della sospensione delle cartelle di pagamento già emesse e allo sgravio manuale delle stesse.
Le spese di notifica delle cartelle affidate ad Agenzia delle Entrate Riscossione restano a carico dell’Inail.

Agricoltura Operai Palermo: nuovo CIPL

Firmato il 21/12/2021, tra l’UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI di Palermo, la FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI di Palermo, la CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI e la FAI-CISL, la FLAI-CGIL e la UILA-UIL di Palermo, il nuovo CIPL per gli operai agricoli e florovivaisti della Provincia di Palermo.

Il CIPL 21/12/2021 per gli Operai Agricoli e Florovivaisti della Provincia di Palermo, decorre dall’1/1/2020 e scadrà il 31/12/2023 e prevede per la parte economica un incremento dei minimi salariali pari all’1,7% a decorrere dall’1/1/2022, calcolato sulla paga base in vigore alla data della firma.

Operai agricoli e florovivaisti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato – Salari tabellari in vigore dal 1/1/2022

 

Area

Livello

Contratto prov.le lavoro 1/4/2019

Incremento CPL 1/1/2022 – 1,70%

Salario integrat. congelato

Nuovo salario prov.le

1 a 1.646,45 27,99 1.674,44
b 1.572,35 26,73 30,14 1.629,22
c 1.516,68 25,78 27,34 1.569,80
2 d 1.469,52 24,98 21,47 1.515,97
e 1.395,47 23,72 21,47 1.440,66
f 1.278,00 21,73 18,09 1.317,82
3 g 1.023,75 17,40 1.041,15
h 867,57 14,75 882,32
i 833,31 14,17 847,48

Operai agricoli e florovivaisti con rapporto di lavoro a tempo determinato – Salari tabellari in vigore dal 1/1/2022

Area

Livello

Salario Contr. Prov.le

30,44% Terzo Elemento

Totale salario contr. prov.

8,63% T.F.R.

Totale Salario Contr. Prov.le T.F.R.

1 a 64,40 19,60 84,00 5,56 89,56
b 62,66 19,07 81,73 5,41 87,14
c 60,38 18,38 78,76 5,21 83,97
2 d 58,31 17,75 76,06 5,03 81,09
e 55,41 16,87 72,28 4,78 77,06
3 f 50,69 15,43 66,12 4,37 70,49
g 40,04 12,19 52,23 3,46 55,69
h 33,94 10,33 44,27 2,93 47,20
i 32,60 9,92 42,52 2,81 45,33

Firmato il 21/12/2021, tra l’UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI di Palermo, la FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI di Palermo, la CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI e la FAI-CISL, la FLAI-CGIL e la UILA-UIL di Palermo, il nuovo CIPL per gli operai agricoli e florovivaisti della Provincia di Palermo.

Il CIPL 21/12/2021 per gli Operai Agricoli e Florovivaisti della Provincia di Palermo, decorre dall’1/1/2020 e scadrà il 31/12/2023 e prevede per la parte economica un incremento dei minimi salariali pari all’1,7% a decorrere dall’1/1/2022, calcolato sulla paga base in vigore alla data della firma.

Operai agricoli e florovivaisti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato - Salari tabellari in vigore dal 1/1/2022

 

Area

Livello

Contratto prov.le lavoro 1/4/2019

Incremento CPL 1/1/2022 - 1,70%

Salario integrat. congelato

Nuovo salario prov.le

1 a 1.646,45 27,99 - 1.674,44
b 1.572,35 26,73 30,14 1.629,22
c 1.516,68 25,78 27,34 1.569,80
2 d 1.469,52 24,98 21,47 1.515,97
e 1.395,47 23,72 21,47 1.440,66
f 1.278,00 21,73 18,09 1.317,82
3 g 1.023,75 17,40 - 1.041,15
h 867,57 14,75 - 882,32
i 833,31 14,17 - 847,48

Operai agricoli e florovivaisti con rapporto di lavoro a tempo determinato - Salari tabellari in vigore dal 1/1/2022

Area

Livello

Salario Contr. Prov.le

30,44% Terzo Elemento

Totale salario contr. prov.

8,63% T.F.R.

Totale Salario Contr. Prov.le T.F.R.

1 a 64,40 19,60 84,00 5,56 89,56
b 62,66 19,07 81,73 5,41 87,14
c 60,38 18,38 78,76 5,21 83,97
2 d 58,31 17,75 76,06 5,03 81,09
e 55,41 16,87 72,28 4,78 77,06
3 f 50,69 15,43 66,12 4,37 70,49
g 40,04 12,19 52,23 3,46 55,69
h 33,94 10,33 44,27 2,93 47,20
i 32,60 9,92 42,52 2,81 45,33

Elemento di garanzia retributiva per le aziende tessili

Spetta, con la busta paga del mese di gennaio, un elemento di garanzia retributiva  ai dipendenti delle imprese del settore Tessile Abbigliamento Moda.

In base all’accordo sottoscritto lo scorso luglio, ai fini dell’effettività della diffusione della contrattazione aziendale, a favore dei lavoratori dipendenti da aziende prive della contrattazione aziendale stessa e che non percepiscono altri trattamenti economici individuali o collettivi oltre a quanto spettante in base al presente contratto nazionale, sarà riconosciuto un importo a titolo di “elemento di garanzia retributiva”.
Tale importo annuo, pari a 300 euro lordi, uguale per tutti i lavoratori, sarà erogato con la retribuzione dei mesi di gennaio di ogni anno ai lavoratori in forza il 1° gennaio di ogni anno ed aventi titolo in base alla situazione retributiva individuale rilevata nell’anno precedente, con assorbimento fino a concorrenza del valore dell’E.G.R. di quanto individualmente erogato.
L‘importo del E.G.R., che è da intendersi omnicomprensivo di ogni incidenza su tutti gli istituti legali e contrattuali, compreso il TFR, sarà corrisposto interamente ai lavoratori in forza dal Io gennaio al 31 dicembre dell’anno di riferimento e proporzionalmente ridotto in dodicesimi per gli altri lavoratori, considerando come mese intero la frazione di mese superiore a 15 giorni. Sarà altresì riproporzionato per i lavoratori a tempo parziale in base al minor orario contrattuale.
Le aziende in situazione di crisi rilevata nell’anno precedente l’erogazione o nell’anno di competenza dell’erogazione, che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali o abbiano formulato istanza per il ricorso a procedure concorsuali di cui alla legge fallimentare, con accordo aziendale definito anche nell’ambito dell’espletamento delle procedure per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, potranno definire la sospensione, la riduzione o il differimento della corresponsione dell’EGR per l’anno di competenza.

Spetta, con la busta paga del mese di gennaio, un elemento di garanzia retributiva  ai dipendenti delle imprese del settore Tessile Abbigliamento Moda.

In base all’accordo sottoscritto lo scorso luglio, ai fini dell’effettività della diffusione della contrattazione aziendale, a favore dei lavoratori dipendenti da aziende prive della contrattazione aziendale stessa e che non percepiscono altri trattamenti economici individuali o collettivi oltre a quanto spettante in base al presente contratto nazionale, sarà riconosciuto un importo a titolo di "elemento di garanzia retributiva".
Tale importo annuo, pari a 300 euro lordi, uguale per tutti i lavoratori, sarà erogato con la retribuzione dei mesi di gennaio di ogni anno ai lavoratori in forza il 1° gennaio di ogni anno ed aventi titolo in base alla situazione retributiva individuale rilevata nell’anno precedente, con assorbimento fino a concorrenza del valore dell’E.G.R. di quanto individualmente erogato.
L‘importo del E.G.R., che è da intendersi omnicomprensivo di ogni incidenza su tutti gli istituti legali e contrattuali, compreso il TFR, sarà corrisposto interamente ai lavoratori in forza dal Io gennaio al 31 dicembre dell’anno di riferimento e proporzionalmente ridotto in dodicesimi per gli altri lavoratori, considerando come mese intero la frazione di mese superiore a 15 giorni. Sarà altresì riproporzionato per i lavoratori a tempo parziale in base al minor orario contrattuale.
Le aziende in situazione di crisi rilevata nell’anno precedente l’erogazione o nell’anno di competenza dell’erogazione, che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali o abbiano formulato istanza per il ricorso a procedure concorsuali di cui alla legge fallimentare, con accordo aziendale definito anche nell’ambito dell’espletamento delle procedure per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, potranno definire la sospensione, la riduzione o il differimento della corresponsione dell’EGR per l’anno di competenza.

Agricoltura: emersione dal lavoro irregolare

In tema di emersione dal lavoro irregolare, se la normativa, se, da un lato, pone una soglia minima per la presentazione anche di una sola istanza nel settore agricolo (30.000,00 euro), dall’altro lato, non prevede che detta soglia minima debba essere automaticamente moltiplicata per il numero dei lavoratori da regolarizzare.

L’ITL è tenuto a verificare la “congruità della capacità economica del datore di lavoro in rapporto al numero delle richieste presentate”, e quindi la loro accoglibilità. La verifica non può risolversi in una mera operazione matematica (30.000 euro per straniero), ma deve necessariamente passare attraverso una analisi della capacità economica e delle esigenze dell’impresa, anche in relazione agli impegni retributivi ed assicurativi previsti dalla normativa vigente e dai CCNL.
Lo ha ribadito il Tar della Sicilia pronunciandosi sul caso di uno straniero presente sul territorio nazionale, il quale aveva impugnato il provvedimento con il quale è stata rigettata la domanda di emersione dal lavoro irregolare presentata, in suo favore, dal datore di lavoro, unitamente ad altre due analoghe richieste. Tale rigetto era motivato in ragione della insufficienza della soglia reddituale minima quantificata in Euro 30.000,00 “per ciascun lavoratore dipendente”.
La normativa in materia di emrsione dal lavoro irregolare dispone che: “Al fine di garantire livelli adeguati di tutela della salute individuale e collettiva in conseguenza della contingente ed eccezionale emergenza sanitaria connessa alla calamità derivante dalla diffusione del contagio da -COVID-19 e favorire l’emersione di rapporti di lavoro irregolari, i datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea, ovvero i datori di lavoro stranieri in possesso del titolo di soggiorno previsto dall’articolo 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, possono presentare istanza, con le modalità di cui ai commi 4, 5, 6 e 7, per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto 6 di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri. A tal fine, i cittadini stranieri devono essere stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici prima dell’8 marzo 2020 ovvero devono aver soggiornato in Italia precedentemente alla suddetta data, in forza della dichiarazione di presenza, resa ai sensi della legge 28 maggio 2007, n. 68 o di attestazioni costituite da documentazione di data certa proveniente da organismi pubblici; in entrambi i casi, i cittadini stranieri non devono aver lasciato il territorio nazionale dall’8 marzo 2020”. Il comma 3 del medesimo articolo individua poi il campo di applicazione della norma, nel quale rientrano le dichiarazioni presentate dall’odierno ricorrente: “a) agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse”. Il successivo comma 4 prevede, inoltre, che “Nell’istanza di cui al comma 1 sono indicate la durata del contratto di lavoro e la retribuzione convenuta, non inferiore a quella prevista dal contratto collettivo di lavoro di riferimento stipulato dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.
L’ammissione alla procedura di emersione è condizionata all’attestazione del possesso, da parte del datore di lavoro persona fisica, ente o società, di un reddito imponibile o di un fatturato risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente non inferiore a 30.000,00 euro annui
La normativa, se, da un lato, pone una soglia minima per la presentazione anche di una sola istanza nel settore agricolo (30.000,00 euro), dall’altro lato, non prevede che detta soglia minima debba essere automaticamente moltiplicata per il numero dei lavoratori da regolarizzare.
Una interpretazione restrittiva nel senso prospettato nel provvedimento impugnato cozzerebbe con il tenore letterale e con la ratio logico-sistematica della norma, svuotando di significato il c. 4, dell’art. 9 d.m. 27/5/2020, che – nel prefigurare una possibile concomitanza di plurime istanze da parte dello stesso datore di lavoro – affida all’Ispettorato territoriale del lavoro il giudizio sulla “congruità della capacità economica del datore di lavoro in rapporto al numero delle richieste presentate”, e quindi la verifica sulla loro accoglibilità.
Tale verifica di congruità, se, da un lato, non può esimersi dal transitare attraverso giudizi di contabilità aziendale, non può risolversi in una mera operazione matematica (30.000 euro per straniero), ma deve necessariamente passare attraverso una analisi della capacità economica e delle esigenze dell’impresa, anche in relazione agli impegni retributivi ed assicurativi previsti dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria applicabili.

In tema di emersione dal lavoro irregolare, se la normativa, se, da un lato, pone una soglia minima per la presentazione anche di una sola istanza nel settore agricolo (30.000,00 euro), dall’altro lato, non prevede che detta soglia minima debba essere automaticamente moltiplicata per il numero dei lavoratori da regolarizzare.

L’ITL è tenuto a verificare la "congruità della capacità economica del datore di lavoro in rapporto al numero delle richieste presentate", e quindi la loro accoglibilità. La verifica non può risolversi in una mera operazione matematica (30.000 euro per straniero), ma deve necessariamente passare attraverso una analisi della capacità economica e delle esigenze dell'impresa, anche in relazione agli impegni retributivi ed assicurativi previsti dalla normativa vigente e dai CCNL.
Lo ha ribadito il Tar della Sicilia pronunciandosi sul caso di uno straniero presente sul territorio nazionale, il quale aveva impugnato il provvedimento con il quale è stata rigettata la domanda di emersione dal lavoro irregolare presentata, in suo favore, dal datore di lavoro, unitamente ad altre due analoghe richieste. Tale rigetto era motivato in ragione della insufficienza della soglia reddituale minima quantificata in Euro 30.000,00 "per ciascun lavoratore dipendente".
La normativa in materia di emrsione dal lavoro irregolare dispone che: "Al fine di garantire livelli adeguati di tutela della salute individuale e collettiva in conseguenza della contingente ed eccezionale emergenza sanitaria connessa alla calamità derivante dalla diffusione del contagio da -COVID-19 e favorire l'emersione di rapporti di lavoro irregolari, i datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea, ovvero i datori di lavoro stranieri in possesso del titolo di soggiorno previsto dall'articolo 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, possono presentare istanza, con le modalità di cui ai commi 4, 5, 6 e 7, per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto 6 di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri. A tal fine, i cittadini stranieri devono essere stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici prima dell'8 marzo 2020 ovvero devono aver soggiornato in Italia precedentemente alla suddetta data, in forza della dichiarazione di presenza, resa ai sensi della legge 28 maggio 2007, n. 68 o di attestazioni costituite da documentazione di data certa proveniente da organismi pubblici; in entrambi i casi, i cittadini stranieri non devono aver lasciato il territorio nazionale dall'8 marzo 2020". Il comma 3 del medesimo articolo individua poi il campo di applicazione della norma, nel quale rientrano le dichiarazioni presentate dall’odierno ricorrente: "a) agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse". Il successivo comma 4 prevede, inoltre, che "Nell'istanza di cui al comma 1 sono indicate la durata del contratto di lavoro e la retribuzione convenuta, non inferiore a quella prevista dal contratto collettivo di lavoro di riferimento stipulato dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale".
L’ammissione alla procedura di emersione è condizionata all’attestazione del possesso, da parte del datore di lavoro persona fisica, ente o società, di un reddito imponibile o di un fatturato risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente non inferiore a 30.000,00 euro annui
La normativa, se, da un lato, pone una soglia minima per la presentazione anche di una sola istanza nel settore agricolo (30.000,00 euro), dall’altro lato, non prevede che detta soglia minima debba essere automaticamente moltiplicata per il numero dei lavoratori da regolarizzare.
Una interpretazione restrittiva nel senso prospettato nel provvedimento impugnato cozzerebbe con il tenore letterale e con la ratio logico-sistematica della norma, svuotando di significato il c. 4, dell’art. 9 d.m. 27/5/2020, che - nel prefigurare una possibile concomitanza di plurime istanze da parte dello stesso datore di lavoro – affida all’Ispettorato territoriale del lavoro il giudizio sulla "congruità della capacità economica del datore di lavoro in rapporto al numero delle richieste presentate", e quindi la verifica sulla loro accoglibilità.
Tale verifica di congruità, se, da un lato, non può esimersi dal transitare attraverso giudizi di contabilità aziendale, non può risolversi in una mera operazione matematica (30.000 euro per straniero), ma deve necessariamente passare attraverso una analisi della capacità economica e delle esigenze dell'impresa, anche in relazione agli impegni retributivi ed assicurativi previsti dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria applicabili.

Esonero contributivo per il Sud: proroga fino al 30/06

Il Ministro per il Sud e la coesione territoriale ha reso noto che la Commissione europea ha approvato la richiesta del governo italiano di prorogare fino al 30 giugno 2022 la decontribuzione del 30% per le imprese che operano nelle regioni meridionali (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Comunicato 12 gennaio 2022)

Il prolungamento dell’agevolazione fino al 30 giugno 2022 è legato alla decisione già assunta a dicembre dalla Commissione UE di prorogare il cosiddetto Temporary Framework, ossia la sospensione delle regole sugli aiuti di Stato nei Paesi membri.
Prosegue così l’azione dell’Unione Europea a sostegno delle attività economiche colpite dalla crisi provocata dalla pandemia da Covid-19, per favorirne la ripresa.
Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, ha precisato che resta aperto il confronto per far proseguire la decontribuzione anche oltre la scadenza del 30 giugno 2022, cogliendo l’opportunità di un legame con le priorità indicate da Next Generation EU in merito agli obiettivi di sostenibilità ambientale e di digitalizzazione.

L’agevolazione

L’esonero contributivo, conosciuto anche come “Decontribuzione Sud” è stato introdotto al fine di contenere gli effetti straordinari sull’occupazione determinati dall’epidemia da COVID-19 in aree caratterizzate da gravi situazioni di disagio socio-economico e di garantire la tutela dei livelli occupazionali.
In base all’agevolazione, ai datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico, è riconosciuta, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente, un esonero dal versamento dei contributi pari al 30% dei complessivi contributi previdenziali dovuti dai medesimi, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all’Inail.
Possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, in riferimento ai rapporti di lavoro dipendente la cui sede di lavoro sia situata in regioni che nel 2018 presentavano:
– un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%;
– un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale (Inps, circolare 22 ottobre 2020, n. 122).
Pertanto, l’agevolazione spetta a condizione che la prestazione lavorativa si svolga in sedi situate in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
L’esonero, inizialmente applicabile per il periodo intercorrente tra il 1° ottobre 2020 e il 31 dicembre 2020, con la Legge di Bilancio 2021 (art. 1, co. 161) è stato esteso fino al 31 dicembre 2029, previa autorizzazione della Commissione europea, nelle seguenti misure differenziate:
– 30% dei complessivi contributi previdenziali da versare fino al 31 dicembre 2025;
– 20% dei complessivi contributi previdenziali da versare per gli anni 2026 e 2027;
– 10% dei complessivi contributi previdenziali da versare per gli anni 2028 e 2029.
La Commissione europea ha rilasciato la prima autorizzazione limitatamente al periodo 1° gennaio 2021 – 31 dicembre 2021. Ora l’agevolazione è stata autorizzata fino al 30 giugno 2022.

Il Ministro per il Sud e la coesione territoriale ha reso noto che la Commissione europea ha approvato la richiesta del governo italiano di prorogare fino al 30 giugno 2022 la decontribuzione del 30% per le imprese che operano nelle regioni meridionali (Presidenza del Consiglio dei Ministri - Comunicato 12 gennaio 2022)

Il prolungamento dell'agevolazione fino al 30 giugno 2022 è legato alla decisione già assunta a dicembre dalla Commissione UE di prorogare il cosiddetto Temporary Framework, ossia la sospensione delle regole sugli aiuti di Stato nei Paesi membri.
Prosegue così l'azione dell'Unione Europea a sostegno delle attività economiche colpite dalla crisi provocata dalla pandemia da Covid-19, per favorirne la ripresa.
Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, ha precisato che resta aperto il confronto per far proseguire la decontribuzione anche oltre la scadenza del 30 giugno 2022, cogliendo l'opportunità di un legame con le priorità indicate da Next Generation EU in merito agli obiettivi di sostenibilità ambientale e di digitalizzazione.

L’agevolazione

L’esonero contributivo, conosciuto anche come "Decontribuzione Sud" è stato introdotto al fine di contenere gli effetti straordinari sull'occupazione determinati dall'epidemia da COVID-19 in aree caratterizzate da gravi situazioni di disagio socio-economico e di garantire la tutela dei livelli occupazionali.
In base all’agevolazione, ai datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico, è riconosciuta, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente, un esonero dal versamento dei contributi pari al 30% dei complessivi contributi previdenziali dovuti dai medesimi, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all'Inail.
Possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, in riferimento ai rapporti di lavoro dipendente la cui sede di lavoro sia situata in regioni che nel 2018 presentavano:
- un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%;
- un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale (Inps, circolare 22 ottobre 2020, n. 122).
Pertanto, l’agevolazione spetta a condizione che la prestazione lavorativa si svolga in sedi situate in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
L’esonero, inizialmente applicabile per il periodo intercorrente tra il 1° ottobre 2020 e il 31 dicembre 2020, con la Legge di Bilancio 2021 (art. 1, co. 161) è stato esteso fino al 31 dicembre 2029, previa autorizzazione della Commissione europea, nelle seguenti misure differenziate:
- 30% dei complessivi contributi previdenziali da versare fino al 31 dicembre 2025;
- 20% dei complessivi contributi previdenziali da versare per gli anni 2026 e 2027;
- 10% dei complessivi contributi previdenziali da versare per gli anni 2028 e 2029.
La Commissione europea ha rilasciato la prima autorizzazione limitatamente al periodo 1° gennaio 2021 - 31 dicembre 2021. Ora l’agevolazione è stata autorizzata fino al 30 giugno 2022.

Comunicazione dei lavoratori autonomi occasionali: pronto il modello della Sicilia

La Regione Sicilia ha predisposto la scheda di comunicazione lavoro autonomo occasionale, divenuta obbligatoria con la L. n. 215/2021 di conversione del D.L. n. 146/2021 (REGIONE SICILIA – Comunicato 14 gennaio 2022, n. 2).

La L. n. 215/2021, di conversione del D.L. n. 146/2021, ha introdotto a far data dal 21 dicembre un nuovo obbligo di comunicazione finalizzato a “svolgere attività di monitoraggio e contrastare forme elusive nell’impiego di lavoratori autonomi occasionali.

In particolare, l’art. 14, co. 1, D.Lgs. n. 81/2008, come modificato dall’art. 13, D.L. n. 146/2021, conv. con modif. dalla L. n. 215/2021, prevede che con riferimento all’attività dei lavoratori autonomi occasionali, al fine di svolgere attività di monitoraggio e di contrastare forme elusive nell’utilizzo di tale tipologia contrattuale, l’avvio dell’attività dei suddetti lavoratori è oggetto di preventiva comunicazione all’Ispettorato territoriale del lavoro competente per territorio, da parte del committente.

Le comunicazioni andranno pertanto inviate agli indirizzi di posta elettronica (non certificata) degli Ispettorati Territoriali del Lavoro competenti per ambito territoriale, nelle more della imminente attivazione di caselle di posta dedicate, di cui sarà data notizia, attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale del Dipartimento Lavoro.

Con la nota n. 29 del 11/01/2022 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito le prime indicazioni operative, utili al corretto adempimento del suddetto obbligo, in particolare sulle tempistiche previste che vengono appresso richiamate.

L’obbligo in questione riguarda i rapporti avviati dopo l’entrata in vigore della disposizione o, anche se avviati prima, ancora in corso alla data di emanazione della nota del MLPS.

Per tutti i rapporti di lavoro in essere alla data di emanazione della nota del MLPS, nonché per i rapporti iniziati a decorrere dal 21 dicembre e già cessati, stante l’assenza di indicazioni al riguardo, la comunicazione andrà effettuata entro i prossimi 7 giorni di calendario e cioè entro il 18 gennaio p.v. compreso.

Resta fermo il regime ordinario per i rapporti avviati successivamente alla data di pubblicazione della nota, secondo cui la comunicazione andrà effettuata prima dell’inizio della prestazione del lavoratore autonomo occasionale, eventualmente risultante dalla lettera di incarico.

La Regione Sicilia ha predisposto la scheda di comunicazione lavoro autonomo occasionale, divenuta obbligatoria con la L. n. 215/2021 di conversione del D.L. n. 146/2021 (REGIONE SICILIA - Comunicato 14 gennaio 2022, n. 2).

La L. n. 215/2021, di conversione del D.L. n. 146/2021, ha introdotto a far data dal 21 dicembre un nuovo obbligo di comunicazione finalizzato a "svolgere attività di monitoraggio e contrastare forme elusive nell'impiego di lavoratori autonomi occasionali.

In particolare, l’art. 14, co. 1, D.Lgs. n. 81/2008, come modificato dall’art. 13, D.L. n. 146/2021, conv. con modif. dalla L. n. 215/2021, prevede che con riferimento all'attività dei lavoratori autonomi occasionali, al fine di svolgere attività di monitoraggio e di contrastare forme elusive nell'utilizzo di tale tipologia contrattuale, l'avvio dell'attività dei suddetti lavoratori è oggetto di preventiva comunicazione all'Ispettorato territoriale del lavoro competente per territorio, da parte del committente.

Le comunicazioni andranno pertanto inviate agli indirizzi di posta elettronica (non certificata) degli Ispettorati Territoriali del Lavoro competenti per ambito territoriale, nelle more della imminente attivazione di caselle di posta dedicate, di cui sarà data notizia, attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale del Dipartimento Lavoro.

Con la nota n. 29 del 11/01/2022 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito le prime indicazioni operative, utili al corretto adempimento del suddetto obbligo, in particolare sulle tempistiche previste che vengono appresso richiamate.

L’obbligo in questione riguarda i rapporti avviati dopo l’entrata in vigore della disposizione o, anche se avviati prima, ancora in corso alla data di emanazione della nota del MLPS.

Per tutti i rapporti di lavoro in essere alla data di emanazione della nota del MLPS, nonché per i rapporti iniziati a decorrere dal 21 dicembre e già cessati, stante l’assenza di indicazioni al riguardo, la comunicazione andrà effettuata entro i prossimi 7 giorni di calendario e cioè entro il 18 gennaio p.v. compreso.

Resta fermo il regime ordinario per i rapporti avviati successivamente alla data di pubblicazione della nota, secondo cui la comunicazione andrà effettuata prima dell’inizio della prestazione del lavoratore autonomo occasionale, eventualmente risultante dalla lettera di incarico.